Isola del Giglio (Grosseto), 10 ottobre 2013 - Il tribunale di Grosseto ha disposto di mostrare ai parenti dei dispersi  gli oggetti che sono stati trovati vicino al corpo recuperato due giorni fa. Si tratterebbe di oggetti femminili: un paio di scarpe numero 38 e di una collana di metallo con ciondolo. Lo si apprende da fonti inquirenti.

La salma potrebbe dunque essere della donna dispersa, Maria Grazia Trecarichi, e non del cameriere indiano come ipotizzato in un primo momento.  Il cadavere aveva anche parti di reggiseno. Le calzature sarebbero state inizialmente scambiate per scarpe da jogging a causa della lunga permanenza in acqua. 

Il tribunale ha anche integrato la perizia sul Dna dei resti con un'autopsia che stabilisca epoca, modalità e cause del decesso.

 

VINCENZI: "VOGLIO CERTEZZE" - "E' una sorpresa ma non voglio ancora pensare che sia lei. In passato abbiamo avuto speranza quando si e' parlato di ossa, ora questa novita'. Ma aspetto di avere la certezza''. Lo dice all'ANSA Elio Vincenzi, marito di Maria Grazia Trecarichi, dispersa nel naufragio della Costa Concordia: ''Mi hanno contattato per riconoscere degli oggetti''. Elio Vincenzi si era immerso due volte al Giglio (FOTO) per rendere simbolicamente omaggio alla moglie morta. 

 ''Mi hanno contattato per sapere delle scarpe e di una collana ritrovati su quello che resta del corpo - dice Vincenzi -. Da quello che mi ricordo è che lei aveva delle scarpe del marchio Nero Giardini ma non saprei riconoscere il modello. Forse sarà più precisa mia figlia''. Riguardo alla collana Vincenzi prosegue ricordando che ''quella sera mia moglie stava festeggiando il suo compleanno e mi ricordo che una sua amica le aveva donato un oggetto del genere. Quella sarei in grado di riconoscerla''. ''Sono contento - aggiunge l'uomo - per le persone che stanno facendo un grande lavoro di ricerca''. ''Proprio ieri - conclude Vincenzi - mi sono sentito al telefono con Kevin Rebello (fratello dell'altro disperso, ndr) e abbiamo parlato a lungo. Tremo al pensiero di cosa possa pensare in questo momento e sono davvero in imbarazzo a doverci parlare di nuovo''.

REBELLO: "CHIUNQUE SIA RINGRAZIO DIO"  - "Qualunque siano i risultati del Dna, se sara' Russel o Maria Grazia, ringrazio Dio". Sono queste le parole di Kevin Rebello, scritte sul suo profilo facebook. "Siamo quasi vicini all'ultimo pezzo del puzzle per completare il mistero. Non c'e' competizione in questo caso - ha proseguito Kevin Rebello -. Noi saremo tutti felici di sapere che alla fine saranno quelli di Maria Grazia. Possa la sua anima riposare in pace. Il mio cuore è vicino a Stefania e Vincenzo. Le mie preghiere sono costanti e faccio i migliori auguri alla squadra di persone impegnata nelle ricerche. Preghiamo anche per loro, dio li benedica, viva l'Italia".

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"ALTRE VITTIME A BORDO" - Il Codacons chiede alla procura di Grosseto di aprire una indagine sui resti ritrovati in questi giorni a bordo della Costa Concordia in base ad un esposto presentato oggi in cui si ipotizza la presenza di altre persone a bordo della nave. In particolare, si ricava da un comunicato stampa, l'associazione di consumatori paventa l'ipotesi, nel contesto del naufragio, di un intreccio legato alla mafia russa evidenziando possibili ''traffici illeciti sull'asse Mosca-Toscana''. ''Onde fugare qualsiasi dubbio - prosegue la nota dell'associazione - il Codacons ha chiesto alla procura di provvedere ad accertare a chi appartengono i corpi dei dispersi ritrovati, e di verificare l'esatta ubicazione in cui erano posti i corpi ritrovati e a quando risale la data esatta della morte''.