Isola del Giglio (Grosseto), 19 gennaio 2012 - Sono undici i morti e oltre venti ancora i dispersi del naufragio della Costa Concordia di fronte alle coste di Isola del Giglio. Il comandante della nave, Francesco Schettino, 52 anni, inchiodato di fronte alle sue responsabilità di mancati soccorsi ai passeggeri, è stato prima fermato in carcere, quindi scarcerato e posto agli arresti domiciliari dal gip di Grosseto. Sul caso è scontro con la procura, che farà ricorso al Riesame contro il provvedimento.
IDENTIFICATI DUE CORPI RECUPERATI NEI GIORNI SCORSI
Sono state identificate altre due vittime della Costa Concordia: si tratta di due cittadini francesi. Sono Jeanne Gannard e di Pierre Gregoire. La notizia e' stata resa nota dall'Unita' di Crisi presieduta dal prefetto di Grosseto.
TURISTI RUSSI SI COSTITUIRANNO PARTE CIVILE
Sono 35 passeggeri russi i primi a promettere di costituirsi parti civili nel processo che si sara' sul naufragio della nave Costa Concordia per chiedere il risarcimento dei danni materiali e morali. I loro legali sono stati i primi a recarsi alla Procura della Repubblica di Grosseto. ''Oltre le responsabilita' del comandante - ha spiegato l'avvocato Tatiana Della Marra - vogliamo valutare quelle della Compagnia Costa Crociere nel disastro navale all'Isola del Giglio''.
RIPRENDONO LE RICERCHE
Intanto, riprendono sull'isola, invasa dai giornalisti di tutto il mondo, le ricerche dei dispersi. Al momento ci sono le condizioni di sicurezza e quindi le operazioni riprendono. Verra' ispezionato in particolare il ponte 4, in cui confluiscono i corridoi di evacuazione e dove si sospetta si possano trovare altri corpi.
IL DRAMMA DELLE FAMIGLIE DEI DISPERSI
Il vero dramma è quello delle famiglie dei circa venti dispersi. Familiari che in parte sono ospitati in un hotel della costa maremmana e che attendono notizie, facendo sporadiche visite all'Isola del Giglio per seguire le ricerche. C'è stata intanto l'identificazione di un corpo precedentemente recuperato. E' un musicista ungherese di 38 anni che faceva parte dell'equipaggio. Ma c'è anche l'appello disperato di Susy Albertini da giorni in ansia per la sorte di Dayana, la figlia di cinque anni ancora tra i dispersi, insieme al padre Williams Arlotti, durante il naufragio.
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