Giovedì 25 Aprile 2024

Morti dopo il vaccino, Marroni: "Caso di Prato sospetto"; doppia inchiesta Prato-Siena; 90mila le dosi "incriminate"

Anche la Procura di Prato ha aperto un fascicolo esplorativo sulla morte dell'anziano. La Regione: "I due lotti" di vaccino 'sospetti' "sono stati distribuiti in maniera uniforme in Toscana, tranne che nelle Asl di Pisa, Livorno, Arezzo e Massa Carrara" / QUI PRATO / QUI EMPOLI / QUI GROSSETO / "MORTE DI PRATO NON COLLEGATA AL VACCINO" / PRATO, UOMO SI VACCINA E MUORE / L'INCHIESTA DI SIENA / LA REGIONE: "CONTROLLI ATTENTI"

L'assessore Marroni

L'assessore Marroni

Firenze, 28 novembre 2014 - Il caso di Prato è "potenzialmente sospetto". Lo dice l'assessore alla salute della Regione Marroni durante una conferenza stampa sul caso dei vaccini antinfluenzali Novartis che avrebbero causato tre decessi in Italia e uno anche a Prato (LEGGI L'ARTICOLO). Si tratta in tutti i casi di persone anziane. Il caso dei vaccini potenzialmente pericolosi fa molto discutere. Anche perché la diffusione fin qui è stata capillare in Asl e medici di famiglia e molti si sono già vaccinati anche con le partite incriminate, 142701 e 143301. L'assessore ha fatto il punto sulla situazione. "Sono 262mila le dosi totali del vaccino Fluad diffuse in Toscana, 90mila delle quali provengono dai lotti sospetti. 800mila e' il totale delle dosi diffuse in Toscana - dice Marroni - per ora abbiamo completato 2/3 della campagna". In tutto sono sessantamila le persone vaccinate con dosi sospette. L'unico caso emerso e sospetto è quello di Prato. 

Tanto che la Procura di Prato ha aperto un fascicolo esplorativo sulla morte dell'anziano deceduto martedì in città.

Marroni ha poi ricordato che a settembre c'è stata una prima campagna di vaccinazione anche con i lotti sospetti ma non ci sono state segnalazioni di problemi di salute tra i vaccinati. 

VACCINI 'SOSPETTI' DISTRIBUITI IN MANIERA UNIFORME -  La Regione Toscana in una nota spiega che "i due lotti" di vaccino 'sospetti' "sono stati distribuiti in maniera uniforme in Toscana, tranne che nelle Asl di Pisa, Livorno, Arezzo e Massa Carrara". "Non appena, ieri pomeriggio, è arrivata la notizia del blocco, la Regione ha allertato tutte le Asl, che a loro volta hanno informato magazzini, medici di famiglia e farmacie". La Regione Toscana ha inoltre annunciato che attiverà a breve un numero verde per chi voglia chiarire i dubbi riguardo il vaccino antinfluenzale 'sospetto': sarà rivolto a chiunque ma, in particolar modo, a coloro che si considerino a rischio. La Regione, in ogni caso, invita i pazienti che abbiano dubbi a contattare i propri medici di famiglia.

​LA MORTE DI PRATO - Il caso di Prato «è sospetto, potenzialmente sospetto», ha detto l'assessore Marroni. Il paziente aveva 90 anni - ha spiegato - era un uomo. È stato vaccinato lunedì ed è morto martedì. L'allarme è scattato ieri, quando il suo medico ha saputo la notizia. L'uomo che è deceduto viveva "in condizioni critiche di salute e aveva patologie polmonari". Nè la Regione, nè la famiglia, ad ora, ha chiesto l'autopsia sul cadavere dell'uomo deceduto. "Stiamo aspettando l'Aifa", ha commentato Marroni. "Apriremo entro stasera un apposito numero dedicato alle persone che pensano di avere problemi di questo tipo", ha concluso l'assessore. "Più tempo è trascorso dalla vaccinazione, più è escluso il rischio", ha comunque spiegato Valtere Giovannini, direttore dell'assessorato regionale alla salute, ricordando come al momento i casi sospetti riguardano decessi avvenuti nelle 48 ore successive alla somministrazione del vaccino.

La morte del 90enne di Prato è stata segnalata, ieri sera alle 21.30, come "decesso per causa sconosciuta". È stato il medico del 90enne morto ad allarmarsi, dopo aver sentito la notizia della sospensione delle vaccinazioni. L'anziano è stato vaccinato nel tardo pomeriggio di lunedì nella sua abitazione. Viste le sue condizioni di salute -"era affetto da patologie severe", è stato spiegato - era sottoposto all'assistenza domiciliare del medico. La mattina successiva alle 9.30, quando i familiari sono andati a svegliarlo, lo hanno trovato agonizzante. Il medico del 118 ne ha poi constatato la morte. Il 90enne soffriva di diverse patologie ma prima della vaccinazione non aveva mostrato particolari sintomi di malessere. In un primo momento il medico non ha segnalato il decesso perché ancora non si era diffusa la notizia delle dosi sospette. Quando la ha appresa è andato a confrontare la dose che aveva somministrato all'anziano, scoprendo che faceva parte di uno dei due lotti 'a rischio'. A quel punto è scattata la segnalazione.

La ricostruzione della vicenda è stata fatta durante una conferenza stampa dell'assessore Luigi Marroni nella sede della Regione Toscana a cui hanno preso parte anche il direttore generale dell'assessorato Valtere Giovannini, i dirigenti del settore prevenzione e sicurezza, Emanuela Balocchini, e del settore politiche del farmaco, innovazione e appropriatezza, Loredano Giorni, nonché il direttore sanitario dell'azienda sanitaria 4 di Prato Simona Carli. "Fino ad oggi - spiega Marroni - non abbiamo riscontrato problemi dei danni avuti in seguito alle vaccinazioni. Quello che risulta a me e' che intanto non e' fra i casi che ha generato l'allarme italiano. Poco fa, mi diceva il direttore di Prato, si tratta di una persona anziana, morta da alcuna giorni. E dopo che e' venuto fuori l'allarme vaccino il medico ha fatto sapere che era stato vaccinato".

Il vaccino incriminato è stato prodotto dalla Novartis di Siena. E proprio la procura di Siena ha aperto un fasciolo sulla vicenda, fascicolo che al momento non vede indagati (LEGGI L'ARTICOLO).

Nelle scorse ore, prima che uscisse la notizia della morte sospetta di Prato, la Regione aveva rassicurato i cittadini, "I controlli sono attenti". Proprio in queste ore sono in corso dei monitoraggi in tutte le Asl della Toscana per scovare altre dosi incriminate del vaccino. 

IL CONVEGNO IN CORSO A FIRENZE - A margine di un'iniziativa in città molte le autorità competenti che sono intervenute in merito all'allarme vaccini anti-influenzali. Tra loro il direttore dell'Aifa Luca Pani: "Non c'è una relazione diretta fra la somministrazione del vaccino e le morti" ma "c'è una concordanza sospetta". "L'incremento delle segnalazioni - ha aggiunto - potrebbe essere dovuto alla fobia" legata alla mediaticità dell'evento. Il presidente di Simg (Società italiana medicina generale), Claudio Cricelli, ha affermato: "Non c'è alcuna prova che leghi la somministrazione del vaccino con la causa dei decessi. Anzi, appena si va ad approfondire si avvalora l'ipotesi che non ci sia correlazione". Cricelli ha poi ricordato che a fronte dei cinque casi segnalati ci sono "470 mila dosi di vaccino che appartengono ai due lotti sospetti" e per le quali è stata chiesta la sospensione. Walter Ricciardi, commissario straordinario dell'Istituto superiore di sanità, ha dichiarato: "Contiamo di avere le risposte definitive sui lotti ritirati entro 30 giorni, poi presenteremo i dati all'Aifa". "I due lotti di vaccini - ha aggiunto - sono arrivati stamattina all'Istituto superiore di sanità. Sono state immediatamente avviate le procedure analitiche di carattere tossicologico e microbiologico. Per le prime avremo riposte entro l'inizio della prossima settima, per le seconde ci vorrà più tempo". "Interrompere la campagna vaccinale sarebbe irresponsabile - ha poi aggiunto Walter Ricciardi - Ci teniamo a tranquillizzare i cittadini. La campagna vaccinale non solo non deve essere interrotta ma va intensificata". Lo stop ai vaccini "vorrebbe dire esporre milioni di italiani, anche con patologie gravi o in età avanzata" ai rischi dell'influenza, che "ogni hanno provoca circa 8.000 morti". "Interrompere le vaccinazioni - ha concluso - sarebbe una pretesa ascientifica e irresponsabile".