Firenze, 10 ottobre 2012 -  "E' il sindaco di una piccola, povera citta'" ha detto l'ad di Fiat Sergio Marchionne parlando del candidato alle primarie del Pd, Matteo Renzi, con gli studenti che partecipano alla tavola rotonda alla biblioteca Solvay di Bruxelles. Una frase che non è sfuggita alle istituzioni fiorentine e toscane. E la polemica si infiamma immediatamente anche e soprattutto in Rete. Marchionne aveva anche detto:  "Matteo Renzi e' la brutta copia di Obama ma pensa di essere Obama".

PUNTUALIZZAZIONI DI MARCHIONNE IN SERATA

E in serata l'ad di Fiat puntualizza le sue dichiarazioni:  I commenti su Firenze ''sono stati, a mia conoscenza, estratti fuori dal contesto'' e ''non devono essere interpretati come un mio giudizio sul valore di Firenze, che e' una citta' per arte, cultura e scienze apprezzata e rispettata a livello mondiale, una valutazione che condivido pienamente''. "Due agenzie di stampa hanno riportato alcuni commenti che avrei fatto a Bruxelles con un gruppo di giovani durante un pranzo privato. L'incontro era un evento organizzato tra i dirigenti del settore automobilistico e alcuni giovani al termine dei loro studi che si stanno affacciando nel mondo del lavoro. Tema era la mobilita' futura e le sue implicazioni sull'industria automobilistica".

E ancora: "Le mie valutazioni su Matteo Renzi restano invariate e sono personali e non attribuibili alla Fiat.
Penso infatti che per la sua eta' e per l'esperienza limitata sia, almeno per il momento, non adeguato ad assumere una posizione di leader in un contesto economico e sociale complesso come e' oggi quello
italiano".

Secondo Marchionne: "Un giornalista free-lance, fingendo di essere un invitato all'evento, e' entrato all'interno della sala mentre stavo parlando con alcuni studenti. I miei commenti su Firenze sono stati, a mia conoscenza, estratti fuori dal contesto. La citta' di Firenze e la sua economia erano prese da me come riferimento per paragonarle alla complessita', al peso e alla dimensione di un Paese come gli Stati Uniti. Ho usato queste considerazioni per confrontare le responsabilita' e le capacita' del Presidente Obama con quelle di Matteo Renzi. La differenza mi sembra evidente".

 

FIRENZE SI RIBELLA SUL WEB - CLICCA E LEGGI

"Capisco che Marchionne frequenti piu' gli Stati Uniti che l'Italia ma cio' non giustifica la battutaccia su Firenze. Firenze e' grande per ricchezza di storia, di cultura e d'arte. E' conosciuta e amata nel mondo: dispiace che non lo sia dall'ad di Fiat. Cio' forse spiega tante altre cose". Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook il vice presidente del Senato Vannino Chiti.

Renzi, in mattinata, parlando a Repubblica.it, aveva criticato Marchionne: "Non sono io ad aver cambiato idea, ma Marchionne che non solo ha cambiato idea, ma ha tradito: avra' sempre questa macchia di aver preso in giro operai e politici dicendo una cosa che non avrebbe fatto".

RENZI CONTRO-RISPONDE SU FACEBOOK

"Prima di parlare di Firenze, città che ha dato al mondo genio e passione - replica a Marchionne Renzi su Facebook -  faccia la cortesia di sciacquarsi la bocca, come diciamo in riva d'Arno. Attacchi pure me, ma che senso ha offendere una città che si chiama Firenze e i suoi abitanti?

 MARCHIONNE FURIOSO

Sergio Marchionne replica a Matteo Renzi. Convinto di parlare solo agli studenti, Marchionne ha detto che Renzi 'pensa di essere come Obama ma ha ancora molta strada da fare'', una ''brutta copia'' che per di piu' e' solo il ''sindaco di una citta' piccola e povera''. Frasi che, pur se confermate dallo stesso Marchionne, non erano destinato alla stampa: di qui la forte irritazione dell'ad di Fiat, che ha pubblicamente strigliato il suo staff e anche il giornalista infiltratosi tra gli studenti.

PARLA IL GOVERNATORE ROSSI

Sergio Marchionne ha detto uno ''sproposito'' su Firenze: lo ha scritto Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, sulla sua pagina Facebook. ''Marchionne attacca Renzi - si legge - dichiarando che e' sindaco di una 'citta' piccola e povera'. La congruita' di questo giudizio e' smentita dall'opinione pubblica di tutto il mondo che, a volte anche in modo eccessivo, ritiene Firenze una città bellissima e, insieme alla Toscana, culla di civilta', cultura e benessere. Questo sproposito di Marchionne e' per me un'ulteriore conferma''.

Secondo Rossi, tuttavia, ''altri avevano preso sul serio i propositi dell'ad della Fiat. Solo chi non voleva vedere poteva credere che, in cambio di un po' di diritti che valevano qualche milione all'anno, si sarebbe potuto ottenere, in Italia, un investimento da 20 miliardi. Altri ci hanno creduto, io no''.

PARLA IL CARDINALE DI FIRENZE BETORI

''Come arcivescovo non intendo entrare in schermaglie fra personaggi pubblici, ma la citta' di Firenze mi sta a cuore e da questo punto di vista dico che mi meraviglio che ci sia ancora qualcuno che pensa che le uniche ricchezze debbano essere quelle materiali''. Lo ha detto l'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori a Radio Toscana, a proposito della polemica scatenata dalle dichiarazioni dell'ad di Fiat Sergio Marchionne. ''C'e' anche una ricchezza culturale e spirituale che fa Firenze grande - ha proseguito Betori. E tutto il mondo e' debitore di questa ricchezza''.

BERSANI: "MARCHIONNE, BASTA SVILIRE ITALIA"

''A Marchionne dico: basta dichiarazioni che sviliscono l'Italia. Firenze Š una delle città più belle del mondo ed è nel cuore di tutti gli italiani. E' ora di misurare le parole''. Cosi' Pier Luigi Bersani, su twitter, ribatte alle accuse dell'ad di Fiat contro Firenze ed il suo sindaco Matteo Renzi.

LO STORICO CARDINI: "MARCHIONNE HA DATO PROVA DI ARROGANZA"

''E' un commento indispettito di un personaggio che e' molto sicuro di se', e che in altri momenti ha dato prova di arroganza, di scarsa sensibilita' e di una certa ignoranza''. Lo ha affermato lo storico Franco Cardini, ai microfoni della radio fiorentina Rdf 102.7, rispondendo all'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne che ha definito Matteo Renzi sindaco di una 'piccola, povera citta''. ''Non so - ha detto Cardini - quali titoli di studio siano in possesso di Marchionne. Sicuramente sara' dottore, in Italia lo siamo tutti. Mi pare che il personaggio sia piuttosto di basso profilo. Non basta il pullover o la barba poco curata per fare di un personaggio un esponente della classe dirigente e intellettuale. Si sara' indispettito perche' in passato a mio avviso Renzi incautamente gli ha dato troppa fiducia''.

PARLA IL PRESIDENTE DEI VERDI

"L'amministratore delegato della Fiat smetta di denigrare l'Italia, Paese che tanto ha dato alla sua carriera e alla sua azienda. Criticare le scelte di Marchionne non è un reato di lesa maestà ma una semplice constatazione della realtà". Lo dichiara il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: "Definire Firenze una città 'piccola e povera' è semplicemente un'assurdità che si commenta da se e che offende non solo i fiorentini ma tutti gli italiani".


"La continua e reiterata denigrazione dell'Italia non è più tollerabile, specie da parte di chi guida un'azienda che negli ultimi trent'anni ha ricevuto circa 8 miliardi di contributi statali - conclude Bonelli -. Piuttosto Marchionne spieghi agli italiani che fine ha fatto 'Fabbrica Italia' che ormai possiamo definire la 'Fabbrica che non c'è' e quando cita Obama lo citi per il milione di auto elettriche che ha chiesto di produrre a Chrysler piuttosto che per insultare Renzi".

MANCIULLI, SEGRETARIO REGIONALE PD: "BATTUTA DI PESSIMO GUSTO"

“Ho trovato di pessimo gusto la battuta di Marchionne, Firenze rappresenta un patrimonio storico e culturale fondamentale per l’umanità, riconosciuto in tutto il mondo molto più della Fiat“. Così il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli interviene a seguito delle parole dell’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne sulla città di Firenze.

“Bisogna interrompere questo clima di contrapposizione continua perché il Paese in questo momento ha bisogno d’altro. Tutti se ne sentano la responsabilità addosso, smettendo di cercare sempre la frase più a effetto e la polemica con l’altro” conclude Manciulli.

PARLA ROSY BINDI

"Firenze è una gran bella città e non solo perché‚ monumento vivente di un'Italia che parla al mondo.
Non merita di finire nel tritacarne delle strumentalizzazioni politiche in cui la trascina una fuorviante identificazione con il suo sindaco". Lo dice la presidente del Pd Rosy Bindi.

OFFICINE DEMOCRATICHE: "MARCHIONNE FACCIA I MOTORI"

"Gli amministratori delegati, se ne sono capaci, dovrebbero provare a fare il proprio mestiere. Di sicuro non avventurandosi per campi evidentemente sconosciuti che si chiamano politica, storia, cultura. Non abbiamo bisogno di spiegare che Firenze e' una delle capitali mondiali: basta chiedere ai quattro angoli del pianeta, a chiunque, per ottenere una risposta del genere che pare sconosciuta al dottor Marchionne". Lo dichiarano Giuliano Gasparotti, Guido Ferradini e Paolo Briziobello del thinktank Officine Democratiche Italia con sedi a Firenze e Torino.

"Renzi - aggiungono - e' candidato alla premiership del centrosinistra di un Paese che si chiama Italia e che Marchionne dovrebbe conoscere bene.  Provera' Matteo Renzi, dopo averlo fatto con Firenze, a fare
dell'Italia un motore di cambiamento politico. Sarebbe auspicabile che anche l'ad di Fiat potesse continuare a fare motori per automobili in Italia come ha tante volte promesso ma sinora non realizzato''.