Firenze, 16 marzo 2012 - ''E' la prima volta che lo faccio, è l'unico caso''. Si giustifica così Lucio Canio Tolve, il geometra dell'ufficio tecnico del Comune di Firenze arrestato ieri dalla polizia, mentre intascava una mazzetta da mille euro in cambio della promessa di sveltire una pratica. Gli investigatori stanno esaminando altre quattro pratiche sequestrate nel suo ufficio, per stabilire se si sia trattato di un caso unico o di una prassi ricorrente.


Secondo quanto appreso dagli inquirenti, nei giorni scorsi il geometra aveva incontrato le sue vittime, un architetto e un ingegnere, che avevano presentato una pratica edilizia. Nel corso dell'incontro - spiegano gli investigatori - il dipendente comunale ''ha fatto pesare il suo ruolo'', spiegando che già in passato aveva approvato le richieste presentate dai due professionisti, e lo avrebbe fatto anche in questo caso ma in cambio di denaro. ''Sono stato bravo - avrebbe detto -, sarò bravo anche questa volta''. I due professionisti però lo hanno denunciato. Sorpreso con la busta di denaro ancora in tasca, l'uomo è finito in carcere con l'accusa di concussione. Domani l'udienza di convalida dell'arresto.