Firenze, 23 novembre 2010 - Si è aperto stamani a Firenze il processo per le stragi mafiose del 93' che vede imputato Francesco Tagliavia. Lo stato non si è ancora costituito parte civile. Lo hanno fatto invece Regione Toscana e Comune.

 

Tagliavia, che è già all'ergastolo per l'omicidio di Salvatore Borsellino, è accusato di essere coinvolto nell'organizzazione e nell'esecuzione delle stragi. A lui gli investigatori sono arrivati grazie alle dichiarazioni di Gaspare Spatuzza.
 

Secondo l'accusa, Tagliavia, in concorso con altre persone, tra le quali Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca, Filippo Graviano, Giuseppe Graviano, Matteo Messina Denaro, Bernardo Provenzano, Salvatore Riina, Vittorio Tutino, in esecuzione di un disegno criminoso attuato per finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine costituzionale, e per agevolare l'attività di 'cosa nostra', avrebbe contribuito alla realizzazione degli attentati commessi a Roma in via Fauro (14 maggio 1993), Firenze in via dei Georgofili (27 maggio1993), Milano in via Palestro (27 luglio 1993), Roma a San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro (28 luglio 1993), Roma allo Stadio Olimpico (23 gennaio 1994) e al Formello (14 aprile 1994).


In particolare, Tagliavia si sarebbe attivato per l'organizzazione dei fatti di strage e nella gestione della fase attuativa dei delitti, mettendo a disposizione alcuni esecutori e finanziandone le relative trasferte. Francesco Tagliavia venne arrestato il 22 maggio del 1993, cinque giorni prima dell'attentato di Firenze. Per quell'attentato, però, secondo l'accusa, avrebbe messo a disposizione tre suoi uomini come esplosivisti.