Firenze, 1 dicembre 2012 - Il presidente della Regione Enrico Rossi è indagato nell'ambito dell'inchiesta sul buco finanziario dell'Asl 1 di Massa Carrara, buco che sarebbe arrivato a circa 400 milioni di euro. Con lui, sono indagati anche  una dirigente della Regione Toscana ed un consulente che si occupava di bilanci delle Asl toscane. Si tratta della dottoressa Carla Donati, dirigente regionale, e un consulente, il dottor Niccolò Persiani.

L'indiscrezione arriva in serata, confermata subito da un messaggio dello stesso Enrico Rossi che dice sul sito della Regione:  “Ho ricevuto dalla Procura di Massa. un invito a comparire come persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda dell’Asl 1 Massa Carrara. Sembra che l’atto della Procura sia conseguente alle dichiarazioni di un signore, Ermanno Giannetti, da me denunciato. Il quale di recente, è stato condannato a 5 anni e 6 mesi di galera per peculato. E’ un giochino vecchio come il mondo quello di accusare qualcun altro per scaricare le proprie responsabilità. Di tutto questo si sta occupando il mio avvocato”.

Parole che scuotono la Toscana a una manciata di minuti dall'ora di cena di un tranquillo venerdì. Il presidente Rossi sarebbe indagato per falso ideologico. Il reato, secondo quanto appreso, deriverebbe da alcune dichiarazioni dell'ex direttore generale Ermanno Giannetti, condannato ieri per peculato, secondo il quale dalla Regione Toscana sarebbe giunto l'invito a ridurre o occultare le eventuali perdite di bilancio.

Rossi si incontrava periodicamente con i direttori generali per concordare con loro l'impegno per la riduzione della spesa sanitaria. Quanto all'ipotesi di un invito ad occultare le perdite e' stato fatto notare che l'attuale governatore, quando era assessore, e' stato il primo tra i suoi colleghi italiani a chiedere la certificazione di bilancio delle Asl.

''Preferisco non dire nulla sulla vicenda'': si trincera dietro un no comment il procuratore di Massa Carrara Aldo Giubilaro che ha indagato il governatore della Toscana Enrico Rossi.  ''Ho ritenuto opportuno agire cosi' in certe situazioni'', ha aggiunto, spiegando il suo silenzio.

Lo stesso Rossi aveva rivendicato nei mesi scorsi di essere stato il primo a segnalare alla procura gli ammanchi all'Asl di Massa. Ermanno Giannetti, la persona alla quale si riferisce il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, e' l'ex direttore amministrativo della Asl di Massa Carrara e proprio ieri il gup del tribunale di Massa Carrara lo ha condannato a 5 anni e 6 mesi, col rito abbreviato. Giannetti e' in carcere dal maggio scorso nell'ambito dell'inchiesta sul maxi-buco.

L'ex direttore amministrativo secondo l'accusa avrebbe emesso falsi mandati di pagamento per oltre 1 milione di euro a favore di creditori dell'Asl 1 per poi intascare lui i soldi.

 

 

Subito arrivano le reazioni del mondo politico. - Nessuna ''drammatizzazione'', fiducia nella magistratura e convinzione che il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi chiarira' tutta la vicenda. Risponde cosi', intervistato dalla emittente Rtv38, il sindaco di Firenze Matteo Renzi, ad una domanda sul fatto che Rossi sia indagato nell'ambito dell'inchiesta sul 'buco' nel bilancio della Asl di Massa. ''Credo - ha detto il sindaco - che sia assolutamente naturale esprimere l'assoluta fiducia nella magistratura e la convinzione che il presidente Rossi non avra' alcun problema nel chiarire tutte le vicende di cui si parla. Non drammatizzerei - ha concluso Renzi - Rossi sara' nella condizione di illustrare bene tutto il percorso che ha fatto''.

''Nella vicenda dell'Asl di Massa il presidente Rossi e' stato colui che si e' recato subito in procura a denunciare la situazione di cui era venuto a conoscenza e a far partire cosi' le indagini. Per questo ancora di più siamo convinti della correttezza del suo operato, che conosciamo bene nella sua esperienza di amministratore''. Cos il segretario del Pd della Toscana Andrea Manciulli e il capogruppo in Consiglio regionale Vittorio Bugli si esprimono appresa la notizia che il presidente della Toscana Enrico Rossi ha ricevuto dalla procura di Massa un
invito a comparire come persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda dell'Asl 1. ''Come sempre - aggiungono Manciulli e Bugli - e' giusto che la magistratura faccia tutte le indagini necessarie nelle quali abbiamo fiducia. Auspichiamo che celermente la vicenda sia chiarita e attendiamo gli esiti con serenita'''.

''Sul crac della Asl 1 di Massa Carrara da tempo per via politica, la sola di nostra pertinenza, chiediamo all'ex assessore regionale alla salute e oggi presidente della Regione Toscana Enrico Rossi una chiarezza mai arrivata. Evidentemente non siamo i soli convinti che eventuali responsabilita' politiche vadano per lo meno esplorate'' ed ''attendiamo i riscontri dell'inchiesta in corso''. Lo affermano, in una nota, i consiglieri regionali del Pdl Stefano Mugnai e Jacopo Ferri in merito all'annuncio che il governatore toscano e' indagato nell'inchiesta sul buco dell'Asl apuana. ''La responsabilita' di aver creato - aggiungono - una voragine da 420 milioni, soprattutto considerato che in questa vicenda il peculato pare aver avuto un ruolo quantitativamente marginale, merita ogni
approfondimento necessario''. Per gli esponenti Pdl ''questa voragine nei conti della sanita' toscana e' la principale causa dei tagli ai servizi di assistenza e cura nonche' degli aumenti dei ticket che oggi
patiscono i cittadini della provincia di Massa e Carrara e della Toscana tutta''.