Si fermano anche gli Juniores nazionali

Ma è scontro tra Cosimo Sibilia (Lnd) e Gabriele Gravina (Figc) sullo stop parziale e sugli aiuti da erogare alle piccole società

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Anche gli Juniores nazionali si devono fermare. La situazione attuale che causa Covid vede ogni settimana i rinvii di tantissime partite anche in quei pochi campionati cui è stata data la possibilità di andare avanti senza fermarsi, ha portato ad un altro blocco. Il Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti infatti ha preso il provvedimento di stoppare il campionato Juniores nazionale, dove come versiliesi militano il Seravezza e il Real Forte Querceta. La sospensione è fino al 24 novembre. Gli allenamenti proseguiranno secondo le indicazioni del Dpcm del 24 ottobre".

Proprio sul capitolo "allenamenti" si è molto dibattuto in questi caotici giorni. Quello di non farli è stato semplicemente un consiglio, anche da parte del Comitato Regionale Toscano. Ma è possibile continuare ad allenarsi pure nei settori giovanili e scuole calcio, pur con tutta una serie di accorgimenti cui attenersi. In Versilia ci sono società che hanno deciso di andare avanti, magari chiudendo spogliatoi o riducendo la quantità di allenamenti settimanali. E vale anche per alcune prime squadre dall’Eccellenza in giù che si ritroveranno insieme soltanto un giorno a settimana (pur allenandosi poi “individualmente“ in campo) e negli altri giorni monitoreranno a distanza i propri tesserati.

"Consentire solo ad una minima parte delle nostre competizioni di proseguire, seppur a livello nazionale, non ci soddisfa" così ha parlato il numero uno della Lnd e vicepresidente vicario della Figc Cosimo Sibilia, prendendo posizione sul nuovo Dpcm che consente alla Serie D di andare avanti ma che ha bloccato tutte le attività regionali e giovanili (quelle provinciali erano già state fermate in precedenza). "Saremo come sempre rispettosi delle disposizioni ribadendo però la nostra perplessità rispetto a misure che impediscono di fare attività sportiva in maniera organizzata, al contrario di altre situazioni dove i controlli sono minimi o addirittura assenti – prosegue Sibilia – sono stati annunciati nuovamente aiuti alle società sportive: mi auguro che almeno stavolta le parole si traducano in fatti. Altrimenti sarà la morte di migliaia di realtà dilettantistiche con buona pace di chi come la Lega Dilettanti e le società stesse ha fatto di tutto per garantire la ripresa dello sport di base dopo il lockdown, mettendo a disposizione ingenti risorse economiche e compiendo ulteriori sacrifici. La misura ora è colma e qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di un disastro annunciato, invece di continuare a lanciare numeri e far proclami come se il calcio a cui pensare fosse solo quello di vertice". Queste parole del presidente della Lnd hanno portato ad uno scontro con l’omologo federale Gabriele Gravina (di cui Sibilia è per altro potenziale antagonista elettorale nelle prossime elezioni in Figc). Gravina ha risposto così: "Sibilia dicendo che è il tempo delle responsabilità ha pienamente ragione. Io me le sono sempre assunte e continuerò a farlo. I contributi diretti arrivati alle società dilettanti sono stati stanziati proprio dalla Figc durante il lockdown in primavera e, anche grazie al nostro lavoro con le istituzioni, la dimensione del calcio di base è in cima alle attenzioni di Ministero per lo Sport e Governo". Il presidente federale però aggiunge anche che "tutti questi interventi non riusciranno a salvare il sistema perché, senza adeguate tutele e immediati provvedimenti per il calcio di vertice, è tutto il calcio a non aver futuro. La Figc tuttavia non farà mai l’errore di dividere l nostro mondo in ricchi e poveri".