Il Viareggio fa sognare "La strada è ancora lunga"

In Prima categoria i bianconeri si giocheranno la promozione con il Romagnano. Chiude bene l’anno la Torrelaghese. Pesanti sconfitte per Corsanico e Forte

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Tiene il passo il Viareggio che con il blitz esterno sul campo dell’Atletico Lucca chiude l’anno al primo posto. Il momento di difficoltà vissuto subito dopo la gara con il Romagnano pare essere definitivamente archiviato e proprio con i massesi le zebre si giocheranno il titolo in una corsa che si fa sempre più appassionante. Le zebre in questo momento si sono mostrate più forti delle tante assenze e hanno ritrovato un Samuele Chicchiarelli nella forma dei giorni migliori, cinque reti nelle ultime due partite e l’assenza del collega Luca Martinelli assorbita in maniera indolore. Profonde calma come sempre il tecnico Stefano Santini: "Buona prova di tutti e molti segnali positivi, abbiamo risposto da gruppo unito alla prima gara storta in due anni ma non è tempo ancora di festeggiare, il cammino è sempre lungo".

Chiude bene l’anno anche la Torrelaghese che con il San Giuliano coglie la terza vittoria di fila e compie un passo deciso verso la metà classifica. "Un peccato fermarci proprio adesso che eravamo in forma e avevamo trovato la giusta continuità, bella rimonta e una affermazione meritatissima, alleno un gruppo con importanti valori umani prima che tecnici", questo il commento del tecnico Simone Passaglia.

Cadono pesantemente invece sia il Forte 2015 che il Corsanico entrambe abbattute da quattro reti. Gli squali confermano a San Frediano una fragilità difensiva preoccupante che fino a qui ha impedito di giocare per le posizioni di medio alta classifica mentre gli orange sono stati spazzati via da un sempre più convincente Romagnano. "Abbiamo trovato un avversario decisamente più forte di noi per cui c’è poco da recriminare sinceramente. Non sono di certo queste le gare che decidono il nostro cammino", sereno nell’analizzare la sconfitta il tecnico Lelio Biancalana.

Seconda. Perde il big match il Lido che al Benelli si arrende alla maggiore esperienza e concretezza del Ricortola e chiude l’annata al sesto posto, al momento fuori dai playoff.

Carlo Andrea Brunini