I viareggini del Pisa danno un altro dispiacere: Vbs eliminata ai quarti di finale

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Troppo Pisa per questo Viareggio. Il quarto di finale di Coppa Italia ha avuto poca storia, anche meno di quella che (non) dice il punteggio di “solo” 3-1 in favore dei nerazzurri. Che la giornata fosse complicata, anche a livello di sorte avversa, per i bianconeri di Stefano Santini lo si capisce al "pronti, via". Inizia il match (era l’11° derby della storia nel beach soccer) e il Pisa fa subito 1-0 dalla battuta del calcio d’avvio con cunetta complice sulla bordata di Bruno Xavier, grande ex di turno che in questa sfida aveva già fatto la differenza lo scorso weekend nella tappa di campionato a San Benedetto del Tronto (quando il Pisa s’impose 4-3). Nel derby di ieri il fuoriclasse brasiliano farà ancora di più perché, al di là della doppietta che pianta, si supera soprattutto nelle letture e nella tenuta difensiva. Il Viareggio non può appellarsi alla sfortuna per spiegare questa sconfitta, che non fa una grinza. Il Pisa ha giocato meglio, è stato più squadra e più forte nei singoli. Bruno Xavier si è “legato” col compagno carioca Datinha erigendo un muro invalicabile per l’attacco viareggino. A questo giro i vari pivot alternatisi davanti (Stankovic, Valenti e il meno fisico ma più veloce Remedi) in pratica non l’hanno vista mai con quei due tarantolati brasiliani.

I guizzi offensivi della Vbs sono stati solo nei tentativi estemporanei del solista Josè ’Zé’ Lucas, che da quando è arrivato ha segnato sempre... con 6 gol distribuiti nelle tre partite sin qui giocate nella tappa napoletana.

Andar sotto dopo 1 secondo di gara fa male. Poi è stato preso ingenuamente il 2° gol, con Remedi che s’è perso l’uomo (ancora Bruno Xavier) che di testa su angolo ha insaccato. Lucas con un super-gol (missile terra-aria su passaggio smarcante di capitan Simone Marinai) ha accorciato le distanze ad inizio secondo round ma poi il Pisa ha immediatamente ripreso il controllo del gioco e delle operazioni, difendendo impeccabilmente. Il pazzesco 3-1 di Ortolini (stop di petto e rovesciata andando a prendere il pallone altissimo e sparandolo all’incrocio pieno) ha spezzato le reni al Viareggio. Carpita (che poi finirà ammonito, come Stankovic) è stato pure miracoloso su Datinha, dopo che il Pisa dei tanti viareggini (a proposito: complimenti al presidente Donati e al ds Pelli per la squadra che hanno allestito!) aveva sfiorato varie volte il gol con quel Camillo Augusto atipico centravanti da spiaggia che non rovescia mai ma è fenomeno nello spostarsi palla di lato in un fazzoletto rasosabbia e trovar sempre la porta.

Simone Ferro