"I test rapidi aiuteranno le società... in attesa di nuove terapie e vaccini anti Covid"

Il dottor Angelo Pizzi, membro della commissione medica Fisr, è più che mai in prima linea nel periodo di stop ai campionati. Test rapidi e nuovi protocolli saranno fondamentali per la sperata ripresa di dicembre. "Stiamo vivendo un momento di estrema difficoltà, con alti tassi di positività. Speriamo che i segnali positivi visti in questi ultimi giorni siano confermati nei prossimi e che si avvii una riduzione dei contagi".

I nuovi test sono una rivoluzione?

"Chiaramente, come tutti i test anche quelli rapidi non azzerano il margine di rischio, però aiutano. Hanno un’attendibilità inferiore a quelli molecolari, ma sono veloci e molto utili per screening globali su grandi numeri. Se fatti in anticipo sono importanti per tracciare eventuali positivi. Se ci fossero stati, un caso come quello di Grosseto (contagio dei giocatori maremmani e del Forte dei Marmi, n.d.r.) non si sarebbe verificato".

Come funzionano in pratica?

"Sono fatti come quelli molecolari, ma non rivelano la presenza del virus, bensì degli antigeni prodotti dallo stesso. Il test riguarderà tutte le persone inserite nella lista gara ed essere fatto da personale esperto e adeguatamente formato per ridurre il rischio di errori. La risposta si ha entro 30’ dall’effettuazione e, se fatti 48 ore prima della partita, consentono di scoprire e isolare un eventuale positivo. Per la somministrazione vedremo se utilizzare un network tramite la Fisr oppure personale individuato dalle singole società".

E’ previsto l’aggiornamento del protocollo Fisr?

"Il protocollo per sua natura è in divenire e legato all’evoluzione della situazione epidemiologica, per cui in questo frangente stiamo lavorando a un suo aggiornamento".

Quali scenari futuri si prevedono

"Tutti noi speriamo che nel giro di trequattro mesi si possano avere nuove terapie e vaccini. Grazie a queste due armi il quadro potrebbe cambiare significativamente".

Giulio Arnolieri