"E’ meglio ripartire a gennaio se non ci possiamo allenare"

Regna una grande incertezza come conferma il tecnico del Camaiore, Bracaloni "Aspettiamo il Protocollo"

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Il Camaiore, come tutte le squadre a livello dilettantistico, sta vivendo nell’incertezza più assoluta questo particolarissimo momento. Non vi sono punti fermi nemmeno sulla durata della sospensione, visto che per il momento in base all’ultimo DPCM il termine è quello del 14 novembre, mentre la precedente ordinanza regionale ha posticipo la data del fermo al 24 novembre. Ancora meno sicurezze si registrano sulle modalità di esecuzione degli allenamenti come spiega l’allenatore bluamaranto Riccardo Bracaloni: "Siamo in attesa del Protocollo della Federazione, che poi non sappiamo se avrà bisogno di successive circolari interpretative. Allo stato dell’arte non sappiamo se possiamo allenarci in gruppo, e con quali modalità, oppure se è consentito solo l’attività sportiva singola. Anche in base a tutto ciò, ovviamente cambierà il nostro modo di gestire la situazione".

"Personalmente mi auspico che ci sia una maggiore chiarezza di decisioni. Se la volontà è quella di ripartire subito dopo il 14 novembre, è inevitabile che venga consentito, pur con le dovute precauzioni l’allenamento collettivo. Altrimenti se ciò non fosse possibile, sarebbe più logico sospendere il tutto e magari ripartire a gennaio. Queste continue interruzioni non possono che falsare qualsiasi competizione sportiva. Mi auguro che ci venga indicata una linea univoca e precisa".

Di certo, non può essere dimenticata la funzione sociale dello sport, tanto più radicata ed importante in un momento come questo, e soprattutto a livello giovanile, dove lo sport è non solo un fatto agonistico, ma un momento di crescita. Senza trascurare il fatto che, come in qualsiasi disciplina, se esiste un movimento di vertice, è soprattutto perché esiste un movimento di base. Tanto più il secondo sarà sviluppato, tanto più il primo sarà in salute.

Andrea Bazzichi