Beach soccer, Viareggio trascina l'Italia sul tetto d'Europa

Ben cinque calciatori viareggini tra gli Azzurri che hanno vinto la finale con la Spagna

L'Italia del beach soccer campione d'Europa (foto dal sito Figc)

L'Italia del beach soccer campione d'Europa (foto dal sito Figc)

Viareggio, 10 settembre 2018 - Un trionfo targato Viareggio. L'Italia del beach soccer è campione d'Europa e il trionfo di Alghero porta la firma di un gruppo solido e storico di calciatori viareggini. Ben cinque nella Nazionale di Emiliano Del Duca: il portiere Andrea Carpita, il difensore Dario Ramacciotti, i centrocampisti Simone Marinai e Michele Di Palma e l'attaccante Gabriele Gori, il "re della rovesciata".

"Una bella soddisfazione anche per noi - dice Stefano Santini, allenatore del Viareggio Beach Soccer - Siamo l'unica società che nel corso degli anni ha dato quattordici giocatori alla nazionale. Da quando siamo nati, nel 2010, abbiamo vinto tutto in Italia e in Europa. La speranza è che adesso il beach soccer diventi uno sport olimpico".

“Sarebbe toccato a me tirare il rigore successivo – rivela Dario Ramacciotti sul sito della Figc – per fortuna Simone ha fatto quella parata. Non è facile trovare una squadra in cui tutti i giocatori si rivelano determinanti per la conquista di un titolo: tutti e 12 siamo stati decisivi in momenti diversi di questo Europeo”.

Simone, Marinai, che aveva realizzato il gol vittoria al supplementare con la Russia, dice: “Inseguivamo questa vittoria da anni ed è stato bello condividerla anche con Stefano Spada e Matteo Marrucci, presenti qui con noi in Sardegna e che hanno fatto parte per anni di questo gruppo”.

Parola poi a Gabriele Gori, tra i giocatori più forti del mondo sulla sabbia e a un solo gol dal traguardo dei 200 in maglia azzurra: “Questo è il successo più importante da quando sono in Nazionale, ci tenevo a riscattare la sconfitta nel 2010 all’Europeo in Portogallo”. Il poker rifilato all’Ucraina, con il quarto gol messo a segno all’extra time su assist di Ramacciotti, resterà per sempre nei suoi ricordi: “Quando ho segnato al supplementare non ho capito più niente, ma ho alzato la testa e ho visto che i tifosi erano impazziti più di me. È un’emozione difficile da spiegare”.