Viareggio, salta la panchina di Aiello

Serie D L’allenatore spara a zero: "La rottura è dovuta al fatto che non accetto imposizioni"

L’ormai ex allenatore zebrato  Aiello

L’ormai ex allenatore zebrato Aiello

Viareggio, 12 febbraio 2019 - È durata appena sei partite l’esperienza di Antonio Aiello sulla panchina del Viareggio. Fatali all’allenatore lombardo, dopo un inizio scoppiettante fatto di un pareggio e due vittorie, le ultime tre consecutive sconfitte che hanno fatto ripiombare i bianconeri proprio a ridosso della linea di galleggiamento che ancora vale la salvezza diretta, senza dover passare dalle forche caudine dei playout. La decisione è arrivata nella serata di domenica, poche ore dopo il termine della partita persa in casa per 3-2 contro il Tuttocuoio, e a comunicare all’allenatore l’avvenuto sollevamento dall’incarico è stato direttamente il direttore generale Tommaso Volpi. «Una decisione che andava presa – ha confermato lo stesso Volpi – per dare una scossa all’ambiente soprattutto alla vigilia di uno scontro diretto fondamentale come quello di mercoledì a San Gimignano». Anche la squadra senese ieri ha cambiato allenatore: Polidori per Marmorini. Sul nome del nuovo allenatore Volpi però non si sbottona: «Per il momento la guida tecnica passerà al vice allenatore Lelio Biancalana. Un tecnico, fra le altre cose viareggino, nei confronti del quale nutriamo grande fiducia. Poi valuteremo con calma cosa fare ma potrebbe anche restare lui fino alla fine della stagione». Per Biancalana, quindi, passato immune anche dal precedente esonero di Luigi Pagliuca, l’avventura continua.

«Non me lo aspettavo – ci ha detto Aiello – anche se non c’è poi molto da stupirsi. Del resto la vecchia regola non scritta del calcio recita che a pagare sia sempre e solo l’allenatore. Abbiamo sempre giocato a calcio e solo i tanti infortuni e i pessimi campi, trovati contro il Seravezza Pozzi e a Cannara, ci hanno limitato. Chi era allo stadio domenica ha visto in che anomalo modo abbiamo perso una partita che avevamo in pugno. Spero che i ragazzi centrino la salvezza e auguro al mio sostituto di ottenere da subito risultati». Successivamente, sulla pagina Fb “Io tifo Viareggio”, ha aggiunto: «Le motivazioni principali di questa rottura non sono i risultati, ma il fatto che alla soglia dei 50 anni debba accettare alcune imposizioni, a me non sta bene. Io faccio giocare chi merita e sopratutto chi è all’altezza. Di tutto il resto me ne frego, a costo di andare a casa. Probabile che non sono io ad essere all’altezza, resta il fatto che come si gioca e chi gioca lo decido io, e finché questo è stato fattibile, qualcosina è stata fatta. I miei rapporti erano già conclusi la settimana scorsa. Nulla da rimproverare alla squadra, perché a parere mio mi hanno dato molto, anche se in tutti i modi si è cercato di disturbare il nostro lavoro».

Sergio Iacopetti