A un passo dal sogno scudetto Poi il Covid e la scelta di fare l’A2

Ultima puntata della storia del Cgc Viareggio negli ultimi 18 anni vissuti da protagonisti

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La nostra cavalcata attraverso i 18 anni del Cgc Viareggio in serie A1 arriva alla conclusione. La stagione 201415 vede l’esordio in panchina di Alessandro Bertolucci con una squadra quasi tutta viareggina in cui torna capitan Palagi. Il ’Secco’ raggiunge la finale di coppa Italia (persa con il Breganze dopo aver eliminato Bassano e Forte). Dopo il secondo posto in regular season, il Cgc si sbarazza di Follonica e Breganze prima di cedere in finale al Forte dei Marmi di Pedro Gil dopo cinque partite. L’anno dopo, con Jepi Selva, quinto posto in regular season ed eliminazione in semifinale scudetto ad opera del Forte. 201617: con gli innesti di Rubio, Costa e Gavioli c’è il terzo posto in regular season e l’uscita in semifinale sia in coppa Italia (battuto il Monza, sconfitto dal Bassano) sia nei play off (sconfitto il Breganze, battuto dal Lodi). Da segnalare un’altra delusione europea con la sconfitta nella final four del Palabarsavcchi ad opera del Barcelos di Reinaldo Ventura che l’anno dopo sarebbe arrivato a Viareggio. Nel 201718 l’esperienza con Alessandro Bertolucci si chiude bissando i piazzamenti di un anno prima (a parte il quarto posto in regular season): semifinale di coppa Italia (vinto con Breganze, perso con Forte) e dei play off (vinto Bassano, perso Lodi). E siamo al 201819 con l’ennesimo ritorno, da allenatore stavolta, di Francesco Dolce. Torna anche Selva. Se in coppa Italia c’è l’uscita nei quarti ad opera del Forte, in campionato, dopo il quinto posto, è un crescendo che si ferma solo alla quinta finale con il Forte (dopo aver eliminato Breganze e Lodi). Quest’anno il covid-19 ha chiuso prima la stagione con la squadra alla vigilia della coppa Italia e al settimo posto. La crisi economica legata alla pandemia ha poi costretto i dirigenti bianconeri a un doloroso passo indietro, con la speranza che prestose ne possano fare due in avanti e che la serie A1 italiana di hockey riacquisti una delle sue storiche protagoniste.

(3 – fine)

Giulio Arnolieri