"Sapore di mare", magia col film in spiaggia. Vanzina e la Versilia: "Qui sempre al top"

Lo sceneggiatore, a un anno dalla morte del fratello Carlo, regista della pellicola, al bagno "Cavallone" di Lido di Camaiore per assistere alla proiezione della copia restaurata

Da sinistra, Enio Drovandi, Adriano De Micheli e Enrico Vanzina a Lido di Camaiore

Da sinistra, Enio Drovandi, Adriano De Micheli e Enrico Vanzina a Lido di Camaiore

Lido di Camaiore (Lucca), 21 luglio 2019 - Dopo 36 anni ci sono ancora ragazzini che citano a memoria le battute del film. Un affetto che ha superato le prove del tempo quello per “Sapore di mare”, che sabato sera è stato proiettato (in copia restaurata dalla Cineteca di Bologna) in riva al mare a Lido di Camaiore, al bagno "Il Cavallone" di Laura Botarelli (VIDEO), che ha organizzato l’evento insieme a Mediateca Toscana, Cineteca di Bologna e Cinemare Versilia in collaborazione con Lucca Film Festival-Europa Cinema, Consorzio di promozione turistica della Versilia e Fondazione Carnevale di Viareggio.

In tanti si sono ritrovati su quella sabbia raccontata dal film diretto da Carlo Vanzina, scomparso un anno fa, e scritto con il fratello Enrico, presente alla serata (VIDEO - clicca qui). C’era anche Enio Drovandi, che nel film interpretava il fotografo Cecco, oltre al produttore Adriano De Micheli della Dean Film, che ha ricordato come "questo film non interessasse alle grosse case di produzione perché era una novità, un film musucale... ma poi, con la convinzione di Enrico e Carlo, abbiamo deciso di farlo coi nostri soldi, a nostro rischio. Non avevamo nemmeno il titolo perché Gino Paoli non voleva darci Sapore di sale, quindi lo cambiammo in Sapore di mare. L'aspetto divertente è che quando facemmo "Sapore di mare 2 fu lo stesso Paoli a chiederci di cantare nel film". E così fu.

La spiaggia smontata per una sera e trasfomata in un'arena estiva. "Mi dicono che non ce ne sono più in Versilia, che peccato", ha giustamente sottolineato Enrico Vanzina. E dire che un tempo ce n'erano tante, tre solo tra Lido e Tonfano dal "Tirreno" del Secco al Focette, al Giardino. Chissà che a qualcuno non vemga in mente l'idea di usare il nuovo parco di Bussoladomani per una soluzione del genere: sarebbe bello e soprattutto consono allo spazio. Sullo schermo in riva al mare, in una serata magica quasi senza vento e col cielo stellato, parte la proiezione della copia restaurata di "Sapore di mare", a 36 anni dall'ultimo ciak, un film che il pubblico conosce a memoria, tanto da anticipare le battute di Jerry Calà, Christian De Sica, Marina Suma, Virna Lisi, Isabella Ferrari. Un film che raccontava la Versilia degli anni ruggenti, i magici Sessanta, quando "non avevamo nulla ma ci divertivamo tanto", come spiega Enio Drovandi (CLICCA QUI PER IL VIDEO), che nel film interpretava il fotografo Cecco. Ed è inevitabile non cedere alla cara, celeste nostalgia che chiude il film con la voce di Cocciante:  "C’è una frase bellissima di Virna Lisi, quando balla con il figlio in Capannina che le chiede: 'Mamma, com'erano i tempi vostri?'. E lei risponde: 'Mi pare di ricordare che ci batteva forte il cuore'".

Il film proiettato in riva al mare
Il film proiettato in riva al mare

"Per me è una serata particolare, nel luogo ‘vero’, dove tutto è cominciato, anche la nostra carriera. Tornare qua senza Carlo - spiega Enrico Vanzina, che del film firmò soggetto e sceneggiatura - mi fa un effetto un po’ particolare, enorme. Ma sarà stato contento di vedere il fim da lassù".

Vanzina, come spiega un amore così duraturo per questo film?

«Sapore di mare passa ancora in prima serata in tv, ha milioni di fan e ha lasciato ricordi incancellabili. E’ un film semplice ma sincero, fatto ingenuamente, un po’ autobiografico e sentimentale. Ma nella sua semplicità ha una grazia che ci è sfuggita di mano, non lo pensavamo nemmeno noi».

Raccontando un’estate del 1965 in Versilia avete toccato delle corde particolari nel pubblico.

«A distanza di anni diverse generazioni trovano in questo film il senso del tempo che passa, il primo amore, il primo tradimento, il passaggio all’età adulta, l’amicizia. Leo Benvenuti, grande sceneggiatore fiorentino, diceva che la vità è fatta di venti estati utili, nelle quali succede tutto quello che segnerà la tua vita. Questo film, senza saperlo, ha raccontato tutto ciò».

Come vede la Versilia oggi?

«Qui avete tutto: le montagne, la collina, il mare. Che potrebbe essere un po’ più pulito, quello sì, ma questo resta un luogo magico. E’ un posto vincente e sarà sempre al top».

Il vostro film, suo e di suo fratello Carlo, portò benefici al territorio iniziando una vera riscossa.

«Quando girammo Sapore di mare Forte dei Marmi stava andando un po’ giù, il film lo aiutò a risollevarsi e a tornare protagonista. Del resto accadde la stessa cosa l’anno dopo a Cortina con Vacanze di Natale».