Miccio canterino, trionfa Elhaida. Cristicchi solo terzo, fischi e proteste / FOTO

Forte dei Marmi, edizione palpitante. Secondo Renzo Rubino (Leon d’Oro)

Miccio Canterino, un'immagine degli anni passati (foto Umicini)

Miccio Canterino, un'immagine degli anni passati (foto Umicini)

Forte dei Marmi (Lucca), 9 aprile 2017 - L’ambita Lira d’Oro, disegnata dalla studentessa Simona Garibaldi, è andata alla Quercia, portata al successo dell’edizione 2017 del Miccio Canterino da Elhaida Dani (104 punti). Al secondo posto il Leon d’oro con Renzo Rubino (102) e al terzo il Ponte con Simone Cristicchi (99,5).

Non è stato un giudizio facile per la giuria, dato che il livello qualitativo delle canzoni era molto alto confermando la continua crescita della manifestazione. Due i volti dei verdetti: l’invasione del palco da parte dei contradaioli bianconeri (per loro è stato il nono successo nella manifestazione), i fischi e le proteste per il terzo posto di Cristicchi, giudicato da molti degno del primo posto.

Il Palasport di Forte dei Marmi era gremitissimo ieri sera per assistere alla 60.esima edizione del festival canoro organizzato dalla Pro Loco di Querceta. E’ stata una serata di festa, grazie alle belle coreografie predisposte dalle otto contrade del Palio dei Micci: palloncini colorati, striscioni, scenette comiche, poesie, rulli di tamburi, slogan e tifo. Quest’anno, infatti, i contradaioli si sono riappropriati del Festival affiancando i cantanti durante le performance o allestendo “siparietti” in dialetto, proprio come avveniva in passato Il presidente della Pro Loco, Luca Garfagnini, ha ricordato all’inizio il poeta e scrittore Silvano Alessandrini leggendo due sue poesie. L’amarcord è proseguito rendendo omaggio alle canzoni della Quercia e del Ranocchio vincitrici di passate edizioni. Poi via alla sfida canora vera e propria condotta dalla brillante Chiara Chiarei. La prima ad esibirsi è stata la Lucertola rappresentata da Cecco e Cipo, l’eccentrica coppia vincitrice di “Strafactor” (il “trash” talent abbinato a X-Factor): canzone orecchiabile con il cantante che si è lanciato più volte sui contradaioli in puro stile rockstar.

Poi è toccato alla Quercia, una delle favorite, grazie al talento di Elhaida Dani (“Non sarai mai sola”), la giovane vincitrice del talent show “The Voice”. Un ballerino che danzava sulle movenze dei “Occidentali’s karma“ di Gabbani ha invece accompagnato Carla Quadraccia, in arte Carlotta, della Cervia con il brano “Se la vita è una gara”. E’ seguita “Ci sei tu”, la malinconica e romantica canzone di Luca Sala e Simonetta Spiri (Madonnina): il cantante ha chiamato sul palco il figlio, che ieri festeggiava il compleanno. Apprezzata la coreografia che ha preceduto l’esibizione di Carlotta Cortesi (Pozzo): sul palco sono saliti bambini con gli stemmi delle contrade e la scritta sessanta. Un delirio generale ha accolto l’esibizione del superfavorito alla vigilia della gara, quel Simone Cristicchi, vincitore nel 2007 del Festival di Sanremo, che reggeva lo stendardo rossoblù interpretando il brano “#Ponte Bisonte” insieme al Coro dei Minatori di Santa Fiora, brano cantato da tutto il Palasport. Alcune contrade hanno però polemizzato rilevando come il ritornello fosse molto simile a quello della colonna sonora del film «Brancaleone». Infine sono saliti sul palco Renzo Rubino del Leon d’Oro (“Dall’altra parte del mare“) e il cantautore emergente Massimo Guidi, al quale si era affidato il Ranocchio per tentare la doppietta dopo il successo con Giulia Mutti. Guidi si è presentato con una maschera di asino in peluche ma non è bastato: la sua “Solo un miccio“ si è piazzata quarta (98,5).

D.P.