Musica a Bussoladomani, Duran Duran il nome top?

Una settimana di musica con un grande festival rock ed è annunciato il mega concerto dei Duran Duran

I Duran Duran

I Duran Duran

Lido di Camaiore (Lucca), 24 febbraio 2022 - BussolaDomani riparte in grande stile con i Duran Duran. E per il futuro a medio termine l’obiettivo, particolarmente ambizioso, è di fare del parco di Lido di Camaiore un polo d’attrazione di livello internazionale per gli amanti della musica: più o meno quello che è oggi il Primavera Sound Festival di Barcellona, una delle manifestazioni più attese dell’anno, capace di attrarre in Catalogna visitatori da tutto il mondo.

Venerdì in Regione il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto, il presidente della Toscana Eugenio Giani e il promoter Mimmo D’Alessandro presenteranno "La prima estate", il progetto di lancio di BussolaDomani, un’iniziativa che si propone di diventare un "festival della rinascita" per il parco, dopo anni di attesa e di annunci. La manifestazione si svolgerà dal 21 giugno al 2 luglio e sarà organizzata sull’impronta del Primavera Sound, con concerti tutti i giorni e varie band che si alterneranno sui palchi.

E il nome di punta che circola è quello dei Duran Duran, anche se non è confermata la data: il gruppo britannico ha lanciato alle fine di ottobre il suo quindicesimo disco, "Future Past", arrivato al terzo posto delle classifiche internazionali. La band è stata inoltre nominata per la Rock&Roll Hall of Fame del 2022. Un gruppo vintage, che vanta oltre 40 anni di attività e che negli anni Ottanta ha rivoluzionato il mondo della musica, in particolare nel rapporto con i fan: i più accaniti erano arrivati a venerare i membri della band, specialmente il frontman Simon Le Bon. Ricordate il libro "Sposerò Simon Le Bon", adattato a film nell’86? Parlava proprio di questo fenomeno.

I Duran Duran , comunque, sono solo la punta dell’iceberg. Al Festival di Bussoladomani ci saranno altri ospiti di caratura nazionale e internazionale, oltre a gruppi che porteranno il vessillo della musica indipendente. Proprio in queste ore si stanno firmando i contratti per assicurare alla manifestazione la potenza di fuoco che serve a raggiungere gli obiettivi prefissati dagli organizzatori. I vari gruppi si esibiranno garantendo musica non-stop per tutto il giorno, alternandosi tra loro proprio come accade al Primavera Sound di Barcellona, dove la proposta incontra i gusti di tutti i fruitori. Soltanto quando si esibiscono gli headliners l’attenzione si concentra su un unico palco.

E’ chiaro che, per eguagliare una manifestazione come quella catalana, serviranno tempo, energia e anche un po’ di fortuna. Nel 2019, l’ultimo anno prima del Covìd, a Barcellona si sono dati appuntamento 220mila spettatori da tutto il mondo. A BussolaDomani, per questa edizione, il tetto è fissato a 10-11mila persone. Ma in futuro, chissà. Quel che è certo, è che la strategia è di creare un evento atteso, partecipato e che possa rivaleggiare con i maggiori festival europei, arrivando al punto da strappare alla Spagna il primato che oggi vanta nel settore. Anche perché il target a cui si punta con questo tipo di eventi è di quelli che fanno bene non solo al festival, ma a tutto il territorio. L’obiettivo è attirare turisti che abbiano disponibilità economiche e che si spostino in aereo: i 40enni top spenders sono quelli che a cui puntano con decisione gli organizzatori. Gente richiamata dalla musica, ma che abbia la possibilità di soggiornare in loco, di consumare nei ristoranti, di fare shopping, di andare al mare, per musei e che faccia girare l’economia del territorio. A seguire, la generazione dei 30enni: anche in questo caso, top spenders. Basteranno i Duran Duran? Altri nomi coming soon.