Rossi alla Versiliana: "Sbagliai a lasciare il partito, ora ascoltatemi"

Il presidente toscano intervistato dal direttore de La Nazione, Agnese Pini

Enrico Rossi alla Versiliana intervistato dal direttore de La Nazione Agnese Pini

Enrico Rossi alla Versiliana intervistato dal direttore de La Nazione Agnese Pini

Marina di Petrasanta, 25 agosto 2019 - "La cosa  migliore è tornare alle urne: la sinistra non deve avere paura, ma affrontare una campagna con toni forti e argomenti seri. In caso di sconfitta, passare attraverso un periodo di ricostruzione è fisiologico in democrazia".

Così si è espresso sulla crisi di governo il presidente della Regione, Enrico Rossi, in un dibattito ieri al Caffè della Versiliana, intervistato dal direttore de 'La Nazione', Agnese Pini, e da Claudio Sottili. Rossi si è espresso a favore della riduzione dei parlamentari ("La prima a parlarne fu Nilde Iotti") e non ha bocciato l’ipotesi di un governo elettorale che raffreddi i conti di concerto con l’Europa. Molti gli argomenti toccati, dai problemi interni al Pd alla situazione della Toscana.

"Ho commesso l’errore di uscire dal partito e l’ho pagata – ha affermato – : dovevo far valere le mie ragioni al suo interno, adesso vorrei essere ascoltato". Un po’ lo stesso consiglio che dà a Matteo Renzi: "Se esce va poco lontano. Non può fare il convitato di pietra e deve riconoscere che c’è un segretario".