Versilia, 22 ottobre 2022 - "Ce l’ho fatta: adesso mi metterò subito al lavoro". Di là dal telefono il neoministro al turismo Daniela Santanché si manifesta più che raggiante per l’incarico ufficializzato da una manciata di minuti dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La Versilia – inutile negarlo – si frega le mani visto il forte legame dell’imprenditrice con la Versilia: a Marina di Pietrasanta l’onorevole Santanché non solo ha casa all’interno del parco della Versiliana ma il suo nome è associato al Twiga, di cui è proprietaria assieme all’amico Flavio Briatore e al compagno Dimitri d’Asburgo Lorena. Il beach club – dal mood spiccatamente afro – resta uno dei poli di attrazione estiva più esclusivi e di maggior richiamo: nel 2021 ha fatturato infatti quasi 6 milioni di euro (nel novembre 2014 la Santanché ha invece ceduto sempre al socio Briatore la propria partecipazione del Billionaire in Costa Smeralda). "Finalmente sarà ridotto il divario tra teoria e pratica, come spesso è accaduto – è l’auspicio di Alessia Berlusconi, titolare dello stabilimento balneare Alcione a Forte dei Marmi – grazie ad una professionista che ben conosce il settore. Adesso abbiamo un’imprenditrice che si occuperà dei problemi degli imprenditori in ambito turistico. Poi è una donna da sempre sempre attenta ai problemi di chi lavora in spiaggia. Credo davvero che sia un ottimo punto di partenza per affrontare questa importante fase importante di rivalutazione delle aziende turistiche che sono parte fondamentale del nostro Paese". La concretezza è uno dei meriti che riconosce al neoministro l’amico ed ex socio del Twiga Paolo Brosio. "È la persona in grado di dare un’impronta manageriale al settore – evidenzia – e l’ho visto sempre, dalle piccole alle grandi cose: Daniela sa organizzare eventi, mobilitare personaggi importanti, valorizzare i ’gioielli’ italiani. Abbiamo risorse pazzesche per incentivare il turismo estivo ed invernale ma troppe cose ancora mancano da fare. Spesso ho affrontato con lei le problematiche di Viareggio che avrebbe bisogno di più posti barca anche per natanti importanti e di risolvere, al contempo, l’annosa insidia dell’insabbiamento del porto. Assurdo avere una città che è la capitale della nautica e vedere potenziali clienti che fuggono a Nizza, Monte Carlo o in Spagna perche qui non trovano ricovero per i loro yacht. Altro nodo da sciogliere è quello della destagionalizzazione in Versilia: perché Forte dei Marmi o Pietrasanta non hanno un palacongressi? Il Twiga venti anni fa fu un’esperienza davvero all’avanguardia – aggiunge Brosio – ma è importante creare occasioni per invitare gli ospiti a restare sul territorio. Sono certo che Daniela non solo porterà innovazione ma riuscirà a far emergere l’intero settore turistiche che, purtroppo, per troppi anni è rimasto incredibilmente in seconda linea".