Viareggio, 8 marzo 2010 - Sono definitive le candidature per le elezioni regionali che si terranno il 28 e 29 marzo, per scegliere il governatore della Toscana e 53 consiglieri regionali (in tutto saranno 55, 10 in meno della legislatura uscente: fanno parte di diritto del consiglio anche il presidente eletto e il secondo candidato presidente più votato). In ciascuna Provincia i candidati presidente saranno sulla scheda elettorale nell’ordine del sorteggio effettuato localmente.

 

Ecco i 4 aspiranti governatori come saranno sulle schede in Lucchesia e Versilia: 1) Palmisani Ilario (Forza Nuova); 2) Bosi Francesco (Unione di Centro); 3) Faenzi Monica (Popolo della Libertà – Lega Nord); 4) Rossi Enrico (Partito Democratico Riformisti Toscani – Sinistra Ecologia Libertà – Italia dei Valori – Federazione della Sinistra e Verdi). I candidati al consiglio regionale saranno eletti in base al listino regionale uguale per tutta la Toscana, e in base ai listini provinciali.

 

Ecco i listini regionali dei vari partiti: Federazione della Sinistra e Verdi: Monica Sgherri, Paolo Marini, Mauro Romanelli; Italia dei valori: Fabio Evangelisti, Francesco Pardi detto Pancho, Sonia Alfano, Giuliano Fedeli, Marco Manneschi; Partito Democratico-Riformisti toscani: Andrea Manciulli, Caterina Bini, Pieraldo Ciucchi, Daniela Lastri, Alberto Monaci; Sinistra Ecologia e Libertà: Alessia Petraglia, Mario Lupi; Popolo della Libertà: Alessandro Antichi, Stefania Fuscagni, Salvatore Bartolomei, Marco Taradash, Stefano Mugnai; Lega Nord: Vianna Gambetti; Unione di centro: Nedo Lorenzo Poli; Forza Nuova: Alessandro Balduini; Lista Bonino Pannella: Giancarlo Scheggi, Giulia Simi, Malena Zingoni, Luigi Bellini, Paolo Leggeri.

 

Ecco invece i listini provinciali dei partiti coi candidati in Provincia di Lucca: Federazione della Sinistra e Verdi: Giuseppe Bertolucci, Stefania Brunini, Emiliano Favilla, Marina Giusti, Andrea Maffei, Mario Regoli; Italia dei valori: Renato Baldi, Gemma Fazzi, Lara Fiorini, Marco Ziljak, Roberta Bassini, Roberto Lenzi; Partito Democratico-Riformisti italiani: Marco Remaschi, Giovanni Ardelio Pellegrinotti, Lara Pizza, Maurizio Verona, Serena Mammini, Paola Balestri; Sinistra Ecologia e Libertà: Marco Montemagni, Maria Cristina Boncompagni, Elena Braccini, Francesco Agresti, Elena Colombini, Annama ria Francesconi; Popolo della Libertà: Giovanni Santini, Letizia Bandoni, Massimiliano Simoni, Luca Caturegli, Luca Biagioni, Elena Silvano; Lega Nord: Marina Staccioli, Vincenzo Capovani, Franco Nicola Paiuzza, Maria Rita Moriconi, Enrico Cesari, Antonella Caterina Fortini; Udc:
Giuseppe Del Carlo, Gaetano Ceccarelli, Giovanni Alberigi, Simona Nicoletta Luisa Seveso, Sandra Paoli, Eva Fabbri; Forza Nuova: Marzio Gozzoli, Federica Ruggiero, Michele Filippi.

 

Il voto delle regionali è caratterizzato dallo sbarramento al 4% e dall’assenza delle preferenze. I candidati sono eletti, in base ai voti di lista, secondo l’ordine del listino, dal primo in giù. Il voto ad una lista automaticamente si trasferisce anche al candidato presidente. Se invece un elettore indica solo il candidato presidente, il voto non andrà a nessuno dei partiti che lo sostengono. E’ possibile il voto disgiunto di un candidato presidente, e del partito di una diversa coalizione. Gli elettori toscani chiamati alle urne il 29 e 29 marzo saranno 3.018.460. Nei 287 comuni della regione sono state allestite 3.968 sezioni. Cinque anni fa votarono in 2.156.460: il 71,35 per cento.

 

I candidati versiliesi che hanno chance di entrare in consiglio regionale, in base all’ordine dei listini e ai voti storici e probabili dei propri partiti, e alla popolazione circoscrizionale, sono solo 3: assolutamente sicura è l’elezione di Giovanni Santini del Pdl, capolista del listino provinciale; e ottime possibilità hanno Marco Montemagni per la riconferma quale capolista del listino provinciale della Sel (è consigliere uscente eletto 5 anni fa col Pdci), e Renato Baldi quale capolista provinciale per l’Idv. Nessuna possibilità, salvo miracoli celesti, per il vicesindaco di Stazzema Maurizio Verona. Invece, se si creassero alcune fortuite concomitanze sul quorum e i voti della Sel e dell’Udc, potrebbe farcela Massimiliano Simoni del Pdl: in tal caso dovrebbe però accendere veramente una serie di ceri votivi.