Ecco la signora senza età

La Cinquetti chiude «Due voci una chitarra»

Gigliola Cinquetti

Gigliola Cinquetti

Viareggio, 7 maggio 2016 HA CANTATO alcune sue canzoni in francese, tedesco, spagnolo, inglese...e persino in giapponese, fornendo la prova di un successo mondiale che dura da oltre 50 anni. E ha concluso regalando un bis in napoletano («Reginella») congedando così il pubblico del teatro di Pietrasanta tutto in piedi per lei e che poi l’ha sommersa d’affetto chiedendo autografi e foto. Non poteva esserci protagonista migliore di Gigliola Cinquetti per impreziosire l’ultima serata dell’edizione 2016 di «Due voci e una chitarra», portando a compimento un ciclo dedicato quest’anno alle ‘signore della canzone italiana’. E quando Marino Bartoletti, ideatore e brillante conduttore dell’evento, le ha chiesto quale fosse il Paese d’Europa nel quale, dopo tanti viaggi e spettacoli di successo, si riconoscesse di più, la Cinquetti ha risposto sicura: «La Toscana...perché è qui che si assapora la vera cultura».

LA RAGAZZINA che nel ’64, ad appena 16 anni, venne paracadutata sul palco di Sanremo trionfando con «Non ho l’età», si è raccontata con gioia e profondità per oltre due ore, intervallando le sue storie di vita (dalla Verona bombardata del dopoguerra ai trionfi all’Olympia di Parigi) con esecuzioni musicali rese perfette dalla sua maturità di donna e interprete che hanno strappato entusiasmo e applausi. Un’artista a tutto tondo: cantante, ma anche pittrice (si diplomò al Liceo artistico nel bel mezzo dei suoi primi trionfi, coi giornalisti e i fotografi davanti alla Commissione d’esame), conduttrice televisiva, giornalista, attrice di cinema, di teatro e di televisione. Federico Fellini, innamorato del suo talento, non sapendo come farle conoscere la sua ammirazione, la invitò per tre giorni sul set di «Ginger e Fred».

E Maria Callas, all’apice dei suoi trionfi, dopo averla incontrata in aereo, le diede un passaggio a Parigi, chiedendole di salutarle il «suo» lago di Garda dove trascorreva le vacanze italiane prima di innamorarsi di Aristotele Onassis. Ciò che ha colpito di Gigliola Cinquetti, a parte un talento musicale consolidato dal tempo, è stata la profondità dei ragionamenti, la serenità con cui ha dimostrato di aver interpretato e di saper interpretate tutt’ora la sua vita artistica e personale.