Virus, casi stabili ma sempre troppo alti

In una settimana i ricoveri in ospedale sono aumentati di 20 unità, mentre i nuovi positivi registrati ieri toccano quota 72

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"Pensavo fosse la terza ondata. Invece è uno tsunami..." Lo scrive il dottor Daniele Taccola, senza nascondere niente. Senza sconti. Il responsabile della medicina C del “Versilia“ traduce in parole quello che raccontano i numeri: ieri nel nostro ospedale si trovavano ricoverate 76 persone a causa delle complicazioni del Covid, di cui 7 in terapia intensiva. Una settimana fa erano 56, e tornando ancora indietro di un’ altra settimana i ricoveri erano invece 37. Sembrava, allora, che il peggio fosse passato. Un altra volta. E invece ci sbagliavamo, un altra volta: proprio quel giorno a Viareggio vennero registrati 37 nuovi contagi.

E’ stato quello l’inizio delle terza ondata, "uno tsunami" come lo descrive dai corridoi del Versilia il dottor Taccola. E "La fascia d’età per polmoniti gravi si è abbassata, ora è tra i 40 e i 70 anni" aggiunge. Questo succede in ospedale, tra fame d’aria e solitudine, e i turni infiniti del personale sanitario portati in fondo con estrema professionalità e cura, anche senza applausi. E nonostante questo, nonostante la situazione sia palesemente grave, le piazze sono ancora troppo piene. Come le strade, dove ancora c’è chi si sente libero di camminare, fumare, tra gli altri senza mascherina. E così, sfruttando ogni varco, il contagio corre indisturbato, entra nelle scuole, nei luoghi di lavoro, e quindi nelle case. Anche quelle che cercano di proteggersi, prestando attenzione.

Ieri in Versilia – tra tutti e sette i Comuni – si sono registrati altri 72 casi di positività al Coronavirus, e in dettaglio: 27 a Viareggio, 18 a Camaiore, 9 a Seravezza, 8 a Massarosa, 5 a Pietrasanta, 4 a Forte dei Marmi e 1 nuovo caso anche a Stazzema. In tutta la Provincia i casi sono stati 158, 370 nel territorio dell’Asl Toscana Nord Ovest e 1.163 in tutta la Regione.

Di fronte a questi numeri, di fronte al dolore del lutto che non si placa, alla stanchezza di quest’anno vissuto a metà, ci consola solo una cosa: il vaccino. Ogni dose è un’iniezione di speranza. E così negli occhi chiusi di Rina Del Pistoia riusciamo ad immaginare il futuro. Rina compirà cento anni a giugno, è nata a Viareggio il 30 giugno del 1921 e ieri nello studio medico del dottor Marco Cupisti le ha fatto la prima dose del vaccino anti-Covid. Dovrà aspettare ancora la seconda dose, e poi almeno una settimana per raggiungere l’immunità. E allora, finalmente, potrà riabbracciare i figli Attilio e Franca sposata con Matteoni Urano del ristorante Mirage, I nipoti Laura e Genny Matteoni, i bisnipoti, Marco e Giulia Bianchi e Francesca e Davide Martinelli, e anche i tris nipoti Lucio e Martino Stefanini. E da quell’abbraccio, ci auguriamo, di poter rinascere tutti.

Martina Del Chicca