Ville di lusso affittate in nero, nell'indagine spuntano case di calciatori e imprenditori

Al setaccio un centinaio di dimore, tra cui quella di uno stilista

Anche personaggi conosciuti affittavano la loro villa in nero: hanno dovuto pagare una multa

Anche personaggi conosciuti affittavano la loro villa in nero: hanno dovuto pagare una multa

Viareggio, 19 ottobre 2018 - Nel vorticoso e tentacolare business di affitti ai russi sono finiti anche nomi di spicco, proprietari di immobili (in via diretta o tramite società) extralusso a Forte dei Marmi. Nella rete dei controlli ci sarebbero infatti un notissimo stilista ormai abituato a dare in locazione la villa, due calciatori, imprenditori del settore immobiliare, della grande distribuzione, degli elettrodomestici, del comparto tessile e farmaceutico. Cognomi notissimi nel panorama non solo nazionale, le cui transazioni passavano su conti esteri. Si squarcia così il velo su consuetudini poco trasparenti che vedevano al centro degli ‘appetiti’ residenze da favola, di categoria catastale A7 e A8 (le fiamme gialle ne hanno setacciate un centinaio, ma in paese sono quasi mille gli immobili top-target), in mercato immobiliare che negli anni ha subito una vera trasformazione.

«La villa a Forte dei Marmi è uno status symbol, un luogo di incontro per fare affari – ha evidenziato il tenente colonnello Filippo Capineri, comandante della guardia di finanza di Viareggio – e per questo molti personaggi italiani che ne sono titolari per averla acquistata in passato o ereditata, la mantengono, pur utilizzandola pochissimo. E così compiacenti agenzie immobiliari gestiscono per conto loro le locazioni, prevalentemente dirette a clienti stranieri. In anni recenti però sono sempre di più gli imprenditori russi che hanno acquistato casa e che, oggi, affittano loro stessi esclusivamente ai connazionali avvalendosi solo di mediatori madrelingua».

E se quindi le operazioni immobiliari – con conseguente consolidato sistema di evasione – stuzzicano anche i ricchi magnati che vogliono far fruttare l’immobile, lo spirito d’inventiva tutto italico non resterebbe però di certo indietro. Nell’articolata operazione di ricostruzione delle locazioni, sarebbe infatti emerso il caso di una villa con piscina di proprietà di un russo ma presa in affitto da un libero professionista milanese per l’intera stagione estiva. Il manager lombardo però in quegli ambienti super chic ci ha trascorso solo un mese di relax con la famiglia: poi ha subaffittato la dimora a costi lievitati proprio a un altro russo. Così ripagandosi il soggiorno goduto e pure mettendo da parte un consistente guadagno.

Francesca Navari