Viareggio sia capitale dell’Area vasta

Tommaso

Strambi

Numeri che in questo anno stanno riconquistando quote ancora più significative una volta che la circolazione dei passeggeri è tornata ad essere più libera dopo la fine dei vari lockdown sanitari. E questo proprio perché, da sempre, quello di Pisa è un aeroporto ad elevato utilizzo, rispetto al numero dei passeggeri che transitano da Firenze. Per non parlare della capacità del Galilei di accogliere i più grandi aerei del mondo (a cominciare dagli Antonov) oppure della sicurezza offerta dalla 46^ Aerobrigata che è di stanza proprio a Pisa. Ma sarebbe riduttivo esaurire la questione riferendosi ai freddi numeri o agli ulteriori valori aggiunti di cui il ’Galilei’ può disporre. Anche perché, come in ogni discussione, ognuno può tirare la giacchetta da una parte o dall’altra. Ma questa vicenda ci riporta di fronte al tema dell’Area Vasta di cui si parlò molto tra gli anni Ottanta e Novanta. Anche perché più che l’eventuale esclusione del ’Galilei’ dagli scali strategici (su cui, comunque, è importante battere i pugni sui tavoli romani) quello di cui dobbiamo essere più preoccupati è l’assenza dai progetti che la Regione Toscana vuole portare avanti con i fondi del Pnrr del raddoppio della linea ferroviaria verso Firenze

che passa da Viareggio, Pisa, Livorno. Una mancanza che rischia ancora una volta di ’tagliare’ fuori l’area costiera dai principali collegamenti infrastrutturali con gravi ricadute per tutti i settori: da quello turistico a quello imprenditoriale. E per una terra come quella versiliese vocata al turismo e che vanta punte di diamante nei distretti della nautica e del lapideo, la ’connessione’ è fondamentale per assicurarsi competitività sui mercati. Per questo crediamo che Viareggio debba giocare il ruolo di capofila (anche per essere baricentrica rispetto all’Area Vasta) nella partita più grande delle infrastrutture. Senza colori e bandiere. Ma con la forza delle idee. Per scrivere davvero il futuro dell’area costiera così da governare il cambiamento e non esserne travolti.