Vaccini anche in farmacia "Pronti per questa sfida"

La Calandra ha già dato disponibilità all’Asl, intanto ha aperto il centro tamponi. Bergamini: "Il virus lo sconfiggiamo con la prevenzione e la collaborazione"

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Dopo i tamponi antigenici rapidi e i test sierologici, la farmacia Calandra di via Regia si candida a diventare anche centro per la somministrazione del vaccino anti-Covid; appena la campagna, in questa prima fase rivolta al personale sanitario e alle Rsa, verrà ampliata alla popolazione. Con priorità agli anziani.

"Un passaggio cruciale – dice il farmacista Giovanni Bergamini –, che attendiamo tutti con grande ansia per poter finalmente immaginare di ritrovare un po’ della normalità che ci manca. Sono sempre più convinto che per vincere la lotta contro il virus sia necessaria la collaborazione di tutti, per questo – prosegue – sono pronto a mettere tutti gli strumenti e gli spazi che ho a disposizione di questa battaglia".

Bergamini ha cominciato mettendo a organizzando la corte, sul retro della farmacia, in un “punto tamponi“. "E’ un ambiente aperto, ben areato ma riscaldato da una lampada, con un ingresso indipendente. Quindi non ha alcun contatto diretto con la farmacia e i suoi clienti. Qui – spiega – facciamo tamponi e test sierologici ogni giorno, dalle 7 la mattina alle 7 di sera, da quando, il 5 gennaio, un decreto del Governo ha aperto anche alla farmacie, con precise caratteristiche, questa opportunità". Avrebbe voluto partire molto prima con questa iniziativa, già a cavallo della seconda ondata, ma una circolare regionale glielo aveva impedito. E per protesta Bergamini è arrivato persino ad incatenarsi, nudo, alla porta della sua attività.

"Da quando è partito il servizio – racconta il farmacista – è capitato che persone senza sintomi lampanti risultassero poi positive al tampone. Persone che hanno fatto il test solo per scrupolo, perché era di facile accesso, non c’era bisogno di attendere troppo o fare la fila, e che hanno scoperto con stupore di avere il Covid. In questo modo si sono subito isolate, riducendo la possibilità di contagiare altre persone e sono state prese in carico dall’Asl. Questi episodi mi hanno confermato ciò che già sostenevo, ovvero che più la rete di controllo è ampia e accessibile più riusciamo a mettere un freno alla corsa del Coronavirus. La prevenzione è sempre la scelta migliore. E ora dobbiamo essere veloci e snelli, perché le attese creano panico e favoriscono i contagi".

Per lo stesso principio Bergamini sostiene che sia più che opportuno che i farmacisti partecipino alla somministrazione dei vaccini quando arriverà il momento, soprattutto alla luce della necessità di vaccinare un ampio numero di soggetti con l’obiettivo di raggiungere l’immunità di gregge. "Per il momento – conclude il farmacista – ci è stata chiesta la disponibilità, ma non conosciamo ancora i tempi e i protocolli. Ma siamo pientamente disponibili a fare la nostra parte".

Mdc