Rievocare Carducci non solo il 27 luglio, ma tutto l’anno. Con due obiettivi da concretizzare già quest’estate: il primo di una serie di murales con cui abbellire le case di Valdicastello e una festa carducciana con tanto di commedia teatrale. Pensieri e parole di Ilaria Cipriani, presidente del Premio Carducci, con la giuria che si è insediata nel municipio al “Lucchesi“ alla presenza del sindaco e assessore alla cultura Alberto Giovannetti. Con lei c’erano anche Ilide Carmignani e Fabio Genovesi, più Antonio Riccardi in videoconferenza (assente giustificato il quarto componente della giuria Carlo Carabba).
Cipriani, idee in cantiere?
"Davvero tante, credetemi. Di certo punteremo a far avvertire Carducci tutto l’anno e non soltanto alla tradizionale cerimonia del 27 luglio, che si svolge al mattino con le scuole a Casa Carducci e la sera sul sagrato del Duomo".
Cosa avete in mente?
"L’esistenza a Valdicastello di un comitato spontaneo che promuove iniziative per la frazione mi ha portato a pensare a una festa carducciana da allestire in estate, davanti alla Pieve, dato che il poeta veniva a fare le merende a Valdicastello in quanto amava mangiare, bere e stare in compagnia. Mi piacerebbe, per l’occasione, scrivere anche una commedia teatrale per far conoscere il Carducci uomo, coinvolgendo attori locali, nell’ambito della festa".
Il progetto dei murales?
"Sulla falsariga di Bologna con Lucio Dalla o della vicina Casoli, l’idea è creare in paese degli angoli in cui imprimere i versi di Carducci abbinati a immagini colorate e allegre. Per Valdicastello sarebbe un rilancio anche turistico. Il liceo artistico Stagi ha già dato la sua disponibilità, idem il Comune per contattare la Soprintendenza visti i vincoli sulle case del paese. Per il 27 luglio vorrei ci fosse già il primo murale".
Daniele Masseglia