Lampioni imbrattati e fili staccati. I mille trucchi per spacciare al buio

In pineta di ponente è una quotidiana lotta contro chi vende droga

I carabinieri impegnati in pineta durante le attività di contrasto allo spaccio di droga

I carabinieri impegnati in pineta durante le attività di contrasto allo spaccio di droga

Viareggio, 8 aprile 2018 -  Cercano le tenebre. Perché dall’ombra si sentono protetti. L’oscurità cela i loschi affari, agevola la fuga appena appare il bagliore di un lampeggiante. In Pineta, ormai, è un braccio di ferro quotidiano tra Comune e spacciatori. Questi ultimi organizzati militarmente: sentinelle e capi sentinelle, «guide» per accompagnare i clienti fra i cespugli, custodi e venditori della «roba». Funziona così. Funziona che i più agili della banda, per ritagliarsi un cono buio dove poter consumare i giri illeciti, ogni notte si arrampicano fino alla cima dei pali della luce per imbrattare di vernice i led della lampade. Salgono veloci, come sui pioppi gli scoiattoli che ancora abitano la Pineta. Una meraviglia che, almeno in parte, annebbia i guai atavici di questo parco urbano. Ostaggio delle smercio di droga, qualsiasi droga.

«E’ una guerra» racconta l’assessore alla libertà urbana Maurizio Manzo. Che ha vinto la prima battaglia. Prima della vernice infatti, armati di svitatore, gli spacciatori riuscivano ad aprire le cassettine sui pali della pubblica illuminazione per staccare i fili elettrici e far piombare il parco nel buio assoluto. Da tempo, ormai, gli sportelli sono stati assicurati dai tecnici del cantiere comunale con delle fascette metalliche. Adesso sventrarli è più complicato, richiede troppo tempo. Per questo la banda degli spacciatori ha ripiegato su un metodo più artigianale per farsi buio. Basta una bomboletta spray, o una pennellata di vernice sul neon. E ogni mattina tocca agli addetti della Sea, con un cencio imbevuto di solvente, arrivare fino alle lampade e ripulirle. «Ormai questo gioco perverso è la prassi» racconta chi vive la Pineta ogni giorno, per una passeggiata col cane o un’ora di footing. Nell’opera di riqualificazione della Pineta finanziata dalla Cassa di risparmio di Lucca era previsto un sistema di videosorveglianza, da installare lungo tutto il viale Capponi. «Abbiamo dato il contributo previsto per le telecamere al Comune – spiega Franco Mungai, vice direttore della Crl – . E’ l’Ente dunque che dovrà formalizzare gli accordi per procedere all’installazione».

Martina Del Chicca