Muore a 12 anni dopo il malore in piscina, la commozione del cardiochirurgo dell’Opa

Il medico Duccio Federici racconta gli ultimi drammatici momenti

Il sopralluogo al bagno Texas

Il sopralluogo al bagno Texas

Massa Carrara, 19 luglio 2019 - «Purtroppo il danno anossico subìto dalla ragazzina, cioè la mancanza di ossigeno, era gravissimo e irreversibile». Ha la voce spezzata dalla commozione il dottor Duccio Federici, il cardiochirurgo dell’Opa di Massa che sabato scorso, dopo l’arrivo della ragazzina in arresto cardiocircolatorio, ha guidato il team di medici durante l’impianto dell’Ecmo, la macchina che per quattro giorni ha fatto le veci del cuore e dei polmoni. Federici era stato fin da subito molto prudente, spiegando come la stabilità delle condizioni della 12enne fosse indotta anziché fisiologica, quindi con un’alta percentuale di rischio. «Stamani (ieri mattina, ndr) è stata completata la valutazione sul profilo neurologico. Il danno annossico – spiega – cioè l’assenza di ossigeno che si è verificata durante l’annegamento della ragazzina, era gravissimo e irreversibile. La stabilità garantita dall’Ecmo non è stata sufficiente ai fini del recupero del tessuto cerebrale, che in casi come quello capitato alla ragazzina muore dopo pochissimi minuti, a differenza del cuore. Alla luce di questa situazione abbiamo dovuto quindi decretare la morte cerebrale della bambina e sospendere i supporti meccanici e farmacologici. Siamo stati insieme ai familiari della piccola fino all’ultimo – conclude – prendendo insieme qualsiasi decisione. Una giornata tristissima per tutti».

Daniele Masseglia