Svastiche in città dopo lo striscione. E il livello di allarme cresce

Lettera del sindaco di Stazzema a Mattarella: «Sarà presto a S.Anna»

La commemorazione a Stazzema

La commemorazione a Stazzema

Viareggio, 4 ottobre 2017 - Ha scritto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il sindaco di Stazzema Maurizio Verona (nella foto al sacrario di S.Anna durante un ricordo della strage) ha avuto garanzia dalla massima carica istituzionale che, prima della fine del suo mandato, verrà a visitare il santuario di S.Anna per rendere omaggio ai martiri del nazismo, ma anche per lanciare un messaggio di pace da quei luoghi così terribilmente feriti dall’ideologia nazista.

«Ma sarebbe opportuno – ha detto – che il presidente Mattarella venisse entro la fine dell’anno, perché cè quanto mai la necessità e l’urgenza che faccia sentire quanto prima la sua voce». Il riferimento è ovviamente a quanto accaduto sabato sera durante il derby di hockey su pista Cgc-Forte dei Marmi. Ma non solo. Perché purtroppo i simboli filonazisti compaiono sempre più spesso. Ieri mattina, infatti, i soci del circolo Arci «A.Petri» di via Matteotti 87 qui a Viareggio hanno avuto la sgradita sorpresa di trovare la loro vetrina deturpata da una svastica nazsita.

Compare, ben visibile, sopra un volantino che promuove i corsi di disegno, pittura e incisione. E non è tutto. Davanti alla sede viareggina dell’Anpi sono stati strappati dei volanti e sostituiti da altri firmati da un gruppo di estrema destra.

Insomma il livello di allarme cresce. «Purtroppo devo ripetere quello che sostengo da tempo: Non si tratta di episodi isolati – dice ancora il sindaco di Stazzema Maurizio Verona – anche perché si stanno moltiplicando. Il problema è che vengono sottovalutati dalle istituzioni. Per questo c’è bisogna che il Presidente della Repubblica quanto prima faccia sentire la sua voce direttamente da S.Anna di Stazzema e c’è bisogno che il Parlamento faccia la sua parte portando avanti quel disegno di legge che va in quella direzione». Il riferimento è alla legge Fiani con cui si vuole vietare la vendita di gadget e la promozione di qualsiasi riferimento al ventennio fascista.

«E’ evidente – prosegue Verona – che la recrudescenza di vessili nazi fascisti nella nostra terra fa più male che altrove. Qui da noi vivono ancora gli ultimi superstiti della strage dell’agosto del 1944 e dobbiamo capire tutti quanto sofferenza viene loro inflitta». E non è facile neppure parlare di queste cose ed esporsi in prima persona. «Non vi dico le minacce e gli insulti che ricevo – prosegue Verona – quando affronto queste tematiche. Mi immagino che da domani me ne arriveranno altre... Ma non mi interessa. Vado avanti per la mia strada portando avanti i valori in cui ho sempre creduto».