Suv nella Ztl ad altissima velocità ed è fuggito

Panico al Fortino. Il bolide nero ha abbattuto un semaforo ed è fuggito

Suv abbatte semaforo al Fortino e scappa

Suv abbatte semaforo al Fortino e scappa

Forte dei Marmi, 6 giugno 2019 -DEL semaforo di via Spinetti non è rimasto niente: disintegrato. Il Suv è arrivato dal viale Carducci come un proiettile. Nessun segno di frenata, nulla che potesse rallentare la sua corsa folle. A cento chilometri orari nella strada pedonale nel cuore del Forte, tra i bagnanti, le biciclette con i cestini fioriti come balconi, le boutique griffate. Sparato a cento all’ora, all’ora vivace dell’aperitivo dopo il mare: «Sembrava volesse fare una strage». La gente ha avuto paura di un attacco terroristico.

Per miracolo, e solo per miracolo, quel Range Rover nero e lucido lanciato tra la folla come un razzo non ha falciato nessuno. Lo ripete una signora seduta su un marciapiede all’agente della municipale: «E’ un miracolo». Qualcuno le ha portato dell’acqua, lei si sventola con un volontino pubblicitario cercando di prendere aria. Le manca il respiro: «Poteva ammazzarci tutti, dovete trovarlo». L’autista è fuggito via. Dopo l’impatto devastante contro la palina del semaforo ha girato in via Spinetti e l’ha imboccata in direzione monti. Ha superato il Fortino e tutto ammaccato ha fatto perdere le sue tracce. Ma decine di occhi, di telefoni cellulari, avevano già fotografato la targa. Si tratta di un’auto immatricolata in Italia, e di proprietà di un italiano, già individuato: altra cosa sarà stabilire chi era alla guida. Anche le videocamere hanno registrato l’intera seguenza di quella folle corsa, il film di una tragedia sfiorata è stato subito analizzato dalle forze dell’ordine. Indagano i carabinieri insieme alla Polizia, un agente che in quel momento si trovava in centro ha provato ad inseguire il mezzo. In strada sono rimasti detriti e qualche pezzo del Suv. Sono subito intervenuti i vigili urbani del Forte: la caccia al pirata s’è subito aperta.

E con la fuga si sono aperte proteste e polemiche, contro la «vulnerabilità» della zona pedonale. «Proprio in mattinata – dice Enrico Spagetti, commerciante – scrivevo su Facebook che non bastano le transenne per questa Ztl e isola pedonale fatta a macchia di leopardo. Servono i pilomat per bloccare gli accessi. Le transenne vengono continuamente spostate, e siccome il comune non chiude davvero pochi metri quadrati di strade, prima o poi ci scapperà il morto».