Strage nazista di Sant'Anna di Stazzema: onorificenza tedesca a due sopravvissuti

Enrico Pieri ed Enio Mancini sono stati nominati Cavalieri dell'ordine al merito della Repubblica tedesca

La cerimonia a Sant'Anna di Stazzema

La cerimonia a Sant'Anna di Stazzema

Sant'Anna di Stazzema (Lucca) - Nel pomeriggio di oggi, 21l luglio, si è tenuta cerimonia nella piazza della chiesa di Sant'Anna di Stazzema (Lucca) per conferire a Enrico Pieri e Enio Mancini, sopravvissuti all'eccidio nazista del 12 agosto 1944. l'onorificenza di Cavaliere dell'ordine al merito della Repubblica tedesca per le «particolari benemerenze acquisite verso» la Germania.

A consegnare il riconoscimento Annette Walter, capo ufficio culturale dell'ambasciata tedesca a Roma, in rappresentanza del Presidente della Repubblica della Germania Frank-Walter Steinmeier. Tra i presenti il sindaco di Stazzema Maurizio Verona. «Il processo in Germania è stata una delusione e di questo c'è consapevolezza - le parole che Walter, così riporta una nota del Comune di Stazzema, ha pronunciato rivolgendosi a Pieri e Mancini -. Siete esempi di umanità - ha aggiunto -: la Germania vi ringrazia di cuore per quello che avete fatto e per il vostro impegno nel diffondere i valori di pace e di fratellanza. Avete dato un grande contributo alla Germania e all'Europa». Enio Mancini, che aveva 6 anni all'epoca della strage e fu risparmiato da una giovane Ss che sparò in aria invece di ucciderlo, ha ringraziato lo Stato tedesco «per questo inaspettato riconoscimento che fa molto piacere» ma ha anche sottolineato come «in Germania non sia stata fatta giustizia: avremmo voluto che almeno» Gerard Sommer, tra i condannati in via definita in Italia per l'eccidio, «venisse riconosciuto colpevole ma così non è stato. Abbiamo tanti amici in Germania che hanno seguito con grande interesse e dedizione la nostra causa, ma non è stato possibile fare giustizia». «Ho perdonato il popolo tedesco, non l'ideologia. Erano gli anni decisivi per la realizzazione dell'Europa unita e non la si poteva costruire senza la Germania e soprattutto senza il popolo tedesco. Oggi abbiamo bisogno dell'Unione Europea ed abbiamo bisogno di pace», le parole di Enrico Pieri che aveva 10 anni nel 1944: scampò alla strage perchè si nascose in un sottoscala da dove vide uccidere tutta la sua famiglia.