Strage di Viareggio, il dolore e il ricordo. Il ministro: "Lo Stato ringrazi i familiari"

L'undicesimo anniversario del gravissimo incidente ferroviario che costò la vita a 32 persone

Il dolore e il ricordo a Viareggio per la strage (Umicini)

Il dolore e il ricordo a Viareggio per la strage (Umicini)

Viareggio, 29 giugno 2020 - Una giornata dedicata al ricordo e al dolore. Viareggio affronta l'undiecesimo anniversario della strage che costò la vita a 32 persone nell'esplosione di un treno merci che trasportava gpl. Le restrizioni da coronavirus impediscono il corteo dei familiari delle vittime e le altre celebrazioni pubbliche. Ma la città vive con grande partecipazione come ogni anno questa triste ricorrenza. Le bandiere degli stabilimenti balneari sono a mezz'asta, mentre si susseguono gli omaggi privati alla casina dei ricordi, il luogo che custodisce la memoria della strage. 

Le parole del ministro

I familiari delle vittime della strage di Viareggio «ogni giorno nel loro dolore rappresentano un esempio di cittadinanza attiva e di questo lo Stato deve dire loro grazie quotidianamente, essi sanno trovare nel dolore la forza per andare avanti. È un dolore che non si rimargina. Dopo 11 anni la ferita è apertissima. Non solo per i familiari delle vittime ma per tutti i cittadini, perché quello che è successo non doveva accadere». Così il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede a Viareggio dopo aver partecipato alla messa dell'11esimo anniversario della strage ferroviaria.

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«Ci sono battaglie che sono di tutti i cittadini e i familiari delle vittime hanno sempre dimostrato di portare avanti battaglie che andassero oltre la 'vicenda Viareggio'», perché «vogliono che quello che era successo a loro non capitasse ad altri e si battono per diffondere la cultura della sicurezza, della legalità», ha detto ancora il ministro. 

Mallegni: "Verità è irrinunciabile"

«La verità sull'incidente di Viareggio non è un'opzione perché la giustizia è irrinunciabile per ogni società che sia veramente libera e democratica. Quanto accaduto 11 anni fa attende ancora oggi una risposta definitiva, perché è troppo facile parlare di fatalità: l'uomo con le sue azioni determina il proprio destino e, talvolta, quello altrui. Il senso di responsabilità è la nostra patente sociale. La strage di Viareggio appartiene a tutti noi». Lo dichiara il vicepresidente dei senatori di Forza Italia, Massimo Mallegni. «Non deve essere la caccia al mostro, ma la dimostrazione che siamo un Paese libero e democratico, un Paese capace di garantire giustizia, per questo lo Stato deve dare risposte chiare. Morirono bambini, ragazzi, giovani sposi, genitori, nonni, lasciati senza scampo, nella quiete violata delle loro case. Una violenza inaudita, toccata in sorte a Viareggio ma che avrebbe potuto colpire qualsiasi altra città e territorio. Ecco perché quella strage appartiene a tutti noi. Non ci possono essere attenuanti quando a farne le spese sono persone colpite nel luogo in cui ciascuno di noi si sente più sicuro, protetto, tranquillo», aggiunge il parlamentare azzurro.

"La città dovrebbe avere il capostazione"

Ho letto le parole del sindaco di Viareggio sulla mancanza del capostazione, mi informerò, ma certo Viareggio sarebbe meglio che l'avesse» il capostazione. Lo ha detto il sottosegretario ai trasporti Roberto Traversi rispondendo ai cronisti a margine delle iniziative sull'11esimo anniversario della strage ferroviaria di Viareggio. «Non abbiamo fatto nessuna richiesta - dicono Marco Piagentini e gli altri familiari delle vittime - il sottosegretario è al corrente che non c'e il capostazione a Viareggio da dicembre. Ci auguriamo che possa fare qualcosa in tal senso».