"Pignoriamo i palazzi dei tedeschi. Risarciremo le vittime degli eccidi"

Sant'Anna di Stazzema, il giudice Iappelli ha sollevato la questione di legittimità costituzionale. Ma il sindaco Verona è scettico

Sant'Anna di Stazzema (Lucca), 3 dicembre 2022 - "Pignorare i beni della Germania in Italia? Non credo proprio sia possibile". Il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, commenta con toni di tiepida speranza la presa di posizione del giudice Miriam Iappelli che ha sollevato una questione di legittimità costituzionale, impugnando il decreto legge del Governo Draghi e invocando un’azione diretta sui palazzi tedeschi a Roma per risarcire così le vittime delle stragi: si tratterebbe del Goethe Institut, l’Istituto storico germanico, la Scuola germanica e l’Istituto archeologico tedesco. Una presa di posizione sulla scia dei processi vinti dagli eredi dei due deportati Giorgio Angelantonio e Gualberto Cavallina.

"Sono d’accordo sul fatto che i crimini contro l’umanità siano imprescrittibili – argomenta Verona – e che quindi qualsiasi erede, nel tempo, abbia diritto a invocare un giusto ristoro. Ma la posizione della Germania è stata ’blindata’ da una decisione dell’Aia e pertanto solo lo Stato Italiano può dare risposta ai familiari delle vittime italiane. La richiesta di pignorare i palazzi della Germania che si trovano a Roma muove da una condivisibile voglia di rivendicazione che, però, non può trovare risposta in questo modo. Infatti in Grecia i familiari di alcune vittime hanno vinto la causa nei confronti dello stato tedesco che però ha fatto ricorso alla Corte internazionale di giustizia, proprio mentre erano partite le procedure di pignoramento dell’istituto tedesco in Grecia. Il giudice internazionale ha stabilito a chiare lettere che un singolo cittadino non può fare ricorso contro la Germania. Proprio alla luce di questa situazione – prosegue il sindaco di Stazzema e presidente del Parco della Pace – l’allora Presidente del consiglio dei ministri, Mario Draghi, col decreto legge 36 del 30 aprile del 2022 ha stabilito che, visto che la Germania non deve rifondere le vittime italiane del Terzo Reich, sarà l’Italia a provvedere, istituendo un fondo da circa 55 milioni di euro, somma spalmata su più annualità, a partire dal 2023".

Infatti l’avvocato Gabriele Dalle Luche, per conto dell’Associazione Martiri di Sant’Anna, ha avviato l’iter di richieste dei ristori: il paese chiede allo Stato 118 milioni per i danni morali dell’eccidio del 12 agosto 1944. Le azioni risarcitorie presentate da sopravvissuti e eredi delle 560 vittime dei plotoni nazifascisti sono 92, ad esse si aggiungono quelle presentate dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione. Già troppe per pensare a cospicui rimborsi in tutta Italia, tanto che il sindaco di Stazzema nelle scorse settimane ha scritto al ministro economia e finanze onorevole Giancarlo Giorgetti sollecitando il Governo a rimpinguare il fondo "altrimenti si rischia di risarcire queste persone con pochi spiccioli che non renderebbero giustizia di tanti dolori patiti".

"L’ho ribadito più volte – sostiene Verona – quel fondo è irrisorio perché solo in Toscana si contano 4500 vittime e Sant’ Anna si è mobilitata in modo concreto per i ricorsi, a fronte di rimborsi simbolici e ristori davvero vergognosi. Come sindaco sono andato dietro alla volontà dei superstiti perché ci tenevano fortemente e volevano che il Comune prendesse una chiara posizione dalla loro parte. Sarò al loro fianco con la triste consapevolezza che a fronte di un crimine contro l’umanità, le risorse in campo sono davvero marginali".