Strage ferroviaria, lunedì sera la fiaccolata. "Rinunciate alla prescrizione"

In vista dell’imminente processo d’appello che si apre il 13 novembre a Firenze. E martedì i familiari delle vittime incontrano il ministro della giustizia

Marco Piagentini e Daniela Rombi

Marco Piagentini e Daniela Rombi

Viareggio, 28 ottobre 2018 - Con una fiaccolata notturna, i familiari delle vittime della strage del 29 giugno 2009 provano a tenere accesi i riflettori sull’imminente processo d’appello che si apre il 13 novembre a Firenze. L’appuntamento è per domani sera alle 21 davanti alla stazione ferroviaria. Luogo e data (domani è il 29) non sono ovviamente casuali. Anche in caso di maltempo il ritrovo è confermato. «Ovviamente se dovesse piovere – ha spiegato in una conferenza stampa il presidente dell’associazione Il mondo che vorrei, Marco Piagentini – resteremo all’interno della stazione». Nel caso in cui il tempo fosse clemente, il corteo dei familiari e dei cittadini raggiungerà con le fiammelle accese la Croce Verde e poi seguendo lo stesso percorso del corteo del 29 giugno, raggiungerà la Casina dei ricordi dopo aver percorso il vecchio cavalcavia.

«Questa iniziativa – ha spiegato ancora Marco Piagentini – serve soprattutto a sensibilizzare la città in vista del processo d’appello, perché per noi è importante avere e sentire l’appoggio di tutti». Martedì e mercoledì una delegazione dei familiari delle vittime sarà a San Giuliano di Puglia nell’anniversario del crollo della scuola. Nell’occasione incontreranno il ministro della giustizia, «a cui – dice Piagentini – chiederemo conto di cosa è stato fatto sul fronte della prescrizione dei reati, visto che con noi aveva speso parole importanti». Di qui comunque l’appello a tutti i condannati in primo grado: «Rinunciate alla prescrizione – dice Piagentini – e difendetevi in Tribunale. Lo stesso appello lo rivolgo a tutti gli enti pubblici e sindacati che si sono costituiti parte civile. Anche loro dovrebbero invitare i condannati a rinunciare alla prescrizione». Che riguarda i reati, per così dire, minori, come l’incendio colposo e le lesioni, ma non i maggiori come l’omicidio colposo e il disastro ferroviario.

Il Mondo che vorrei ha scritto una lettera al sindaco di Rapallo e al consiglio comunale. Chiedono di essere ricevuti. «Forse – conclude Marco – possiamo mettere a loro disposizione tutta l’esperienza che abbiamo maturato in questi anni di battaglie con le Ferrovie dello Stato ed Rfi in particolare».