Stop alle immagini dei carri "E’ per un racconto unico"

La presidente della Fondazione commenta le anticipazioni del nostro giornale: "Niente oscurantismo, l’8 dicembre li presenteremo insieme e in modo inedito"

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Quando la notizia (anticipata in esclusiva dal nostro giornale) è divenuta di dominio pubblico, per gli appassionati di Carnevale, fossero essi stessi videomaker o semplici fruitori di immagini, è stato un fulmine a ciel sereno. "Ma come è possibile?! Non si potranno più fare o vedere foto dei carri in costruzione? Questa è una inaudita censura" hanno subito riportato, sulle proprie bacheche social, in tantissimi. Bersaglio scontato di numerosi commenti la Fondazione Carnevale scopertasi improvvisamente oscurantista.

Chiamata in causa, la presidente Marialina Marcucci però non si nasconde dietro il silenzio, ribadendo e motivando la decisione presa: che vieta l’autorizzazione ai costruttori di pubblicare sui social o comunque di diramare, in qualsiasi altro modo o forma, dettagli o fotografie delle proprie opere in corso di allestimento. "E’ una decisione che rivendico – premette Marcucci – e che non cela, figuriamoci, alcuna volontà di imporre una storia di oscurantismo, anzi questo blocco momentaneo ci permetterà di lavorare ad un progetto, nuovo, al passo con i tempi, fluido e condiviso e che soprattutto sappia valorizzare il lavoro dei Maestri e sappia stimare ancora di più la straordinarietà e la specificità del Carnevale di Viareggio". La presidente entra nel dettaglio. "Voglio immaginare una story telling curata e fluida e non inframezzata di tante piccole istantanee disorganiche - aggiunge -. Penso ad un racconto unico, da costruire insieme e che vada a confluire in un progetto più grande, più armonioso e più accattivante". Marcucci già da tempo aveva in mente un’idea del genere.

"Avevo avevo già fatto presente da tempo ai Maestri questo mio proposito - osserva -. Diciamo che da adesso c’è una clausola del contratto che lo attesta. Ripeto non c’è alcuna volontà di tarpar loro le ali". Quindi sulla Cittadella cadrà il buio o l’oblio? "Ma neanche per scherzo – rilancia ancora Marcucci –. Si tratterà solo di attendere qualche settimana, diciamo fino all’8 di dicembre, festa dell’Immacolata, per poi godersi un racconto valorizzato che racconterà il Carnevale nel modo più ampio, passaggio dopo passaggio, scatto dopo scatto e soprattutto con un piglio professionale come si addice ad una manifestazione ad ampio respiro internazionale come è, e come sempre di più sarà, il Carnevale di Viareggio". In quella stessa data gli appassionati di Carnevale potranno anche tornare in Cittadella, dove gli hangar saranno nuovamente fruibili "ma solo dall’esterno – conclude la Marcucci – perché il Carnevale ha fatto dei passi in avanti anche sotto l’aspetto della sicurezza. Non dobbiamo mai dimenticare che quando si entra in un baraccone si entra in un luogo di lavoro sottoposto a regole severissime".

Sergio Iacopetti