Stazzema, il sindaco attacca il ministro Fontana: "Chieda scusa e si dimetta"

Nella cerimonia in ricordo della strage nazifascista, il primo cittadino polemizza sulla proposta di abolire la Legge Mancino

Sant'Anna di Stazzema, un momento delle celebrazioni dell'anniversario della strage

Sant'Anna di Stazzema, un momento delle celebrazioni dell'anniversario della strage

Sant'Anna di Stazzema (Lucca), 12 agosto 2018 -  Come ogni anno a Sant'Anna di Stazzema si ricorda l'eccidio nazifascista del 12 agosto 1944, quando in poco più di mezza giornata vennero uccisi 560 civili, per lo più donne, vecchi e bambini: 130 tra le vittime avevano meno di 14 anni. Una strage che non fu un'azione di guerra, ma un vero e proprio atto di terrorismo. 

Dopo i messaggi delle più alte cariche dello Stato (dal presidente della Repubblica ai presidenti di Camera e Senato) è arrivato il discorso polemico del sindaco di Stazzema, Maurizio Verona che ha attaccato il ministro Fontana in merito alla proposta di abolire la Legge Mancino approvata per contrastare gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista e che puntano a incitare la violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali

«Il ministro Lorenzo Fontana venga a Sant'Anna di Stazzema a dire che bisogna togliere le leggi che puniscono i reati contro i sostenitori di razzismi e violenze. Che venga a raccontarlo ad Enrico, Enio, Adele, Cesira, Mauro, Milena, Siria e a tutti gli altri superstiti della strage che hanno visto cadere accanto a loro padri, madri, fratellini e sorelle, che negli anni successivi non hanno più ritrovato amici di scuola e compagni di gioco perché nazisti e fascisti avevano distrutto tutto».

Nel suo intervento al Sacrario di Sant'Anna, Verona ricorda che «il 7 agosto 2018 il consiglio comunale di Stazzema ha votato un ordine del giorno con cui si chiede conto delle affermazioni del ministro che ha proposto di abolire la legge Mancino che a suo dire 'si è trasformata in una sponda normativa usata dai globalisti per ammantare di antifascismo il loro razzismo anti-italiano'. Attendiamo le sue scuse, attendiamo le sue dimissioni».

Il sindaco di Stazzema ha annunciato che sarà dedicato uno spazio del Parco a Carlo Azeglio Ciampi e ha espresso l'intenzione di organizzare un Festival dei Valori a Sant'Anna di Stazzema coinvolgendo artisti, sportivi, personaggi della cultura. «Vogliamo parlare ai giovani ed amplificare il messaggio di Sant'Anna«. Verona ricorda l'Anagrafe Antifascista del Comune di Stazzema, che ha superato 40mila iscritti, e la Carta di Stazzema.

C'è stato anche l'intervento del vicepresidente del Parlamento Europeo David Sassoli: «Il razzismo non è mai una goliardata. Chi avrebbe pensato agli inizi del Novecento, vivendo nella Belle Epoque, che da lì a poco si sarebbe scatenata una guerra provocando fra i 15 e 17 milioni di morti? Chi avrebbe creduto che uno scialbo pamphlet scritto da un caporale austriaco sarebbe diventata la nuova Bibbia per una generazione di tedeschi e non solo?». La cerimonia ha avuto inizio con la messa officiata dall'acivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto. Successivamente c'è stata una via crucis per raggiungere il Monumento Ossario, dove si sono tenute le orazioni.

Tra gli interventi ci sono stati quelli del senatore Massimo Mallegni, in rappresentanza del presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, e del presidente dell'Associazione Martiri di Sant'Anna, Enrico Pieri, che ha citato Calamandrei: «Su queste strade se vorrai tornare ai nostri posti ci ritroverai, morti e vivi collo stesso impegno, popolo serrato intorno al monumento, che si chiama ora e sempre Resistenza».

L'assessore della Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, ha ribadito il fondamentale impegno che «la Regione da sempre profonde fattivamente per sant'Anna di Stazzema». «Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro. Le nostre libertà non sono scontate, né garantite: sono state conquistate e vanno difese ogni giorno. La Resistenza non è solo un fatto storico ma deve essere un'ispirazione. La nuova Europa deve partire da questi valori». Nella cerimonia è stata inaugurata la mostra 'Colori per la Pacè che ha raccolto disegni da bambini provenienti da oltre 100 paesi del mondo ed è intervenuta anche la giovane Chiara Bertolli in rappresentanza dei 18 giovani, italiani e tedeschi, impegnati in questi giorni nel «Campo per la pace»