Prende a pugni i passanti alla stazione

Provvidenziale l’intervento di un nordafricano, che ha placcato l’aggressore

L'intervento alla stazione (foto Umicini)

L'intervento alla stazione (foto Umicini)

Viareggio, 21 giugno 2018 - "Era sdraiato a terra, come in preda alle convulsioni. Poi si è alzato, ed è cominciato il caos". Inizia così il racconto di un tassista, testimone dell’ennesimo episodio violento in piazza Dante. Un rettangolo di città da bollino rosso. Non è chiaro cosa abbia scatenato la furia di un uomo, originario della Tunisia: "Sembrava un attacco epilettico – così lo descrive –. Ma quando si è rialzato ha iniziato a correre, e a colpire chiunque si trovasse a tiro".

Due donne sono rimaste ferite, colte da un pugno in pieno volto. Cinque minuti di delirio, interrotti da un uomo, nordafricano, che nel panico generale non ci ha pensato un attimo, ed è intervenuto con un placcaggio – come sui campi brulli del rugby – per fermare la furia dell’uomo. Proprio grazie a quell’atterraggio la Polfer ha potuto sedare lo scalmanato. L’ha identificato, quindi denunciato per resistenza. Questa la cronaca di una mattina agitata ai bordi della stazione, nel primo, vero, giorno di caldo.

L’asfalto ribolliva, i pendolari radunati nei coni d’ombra. Erano le 11, la fila di taxi con gli sportelli aperti e il traffico intenso di un giorno lavorativo. La routine si è interrotta all’improvviso. Quando un uomo si è accasciato a terra. Di fronte ad all’ingresso sud dello scalo ferroviario: "Ha iniziato a sbattere violentemente le mani e le gambe – spiega chi l’ha visto – e dalla bocca usciva una schiuma bianca". Neppure il tempo di avvicinarsi, che l’uomo si è rialzato sulla gambe. Un gancio in pieno volto ad una donna che si trovava lì. Una a caso. E’ nato un pericoloso inseguimento, nel traffico di piazza Dante. Lei scappava, lui la inseguiva. La follia è arrivata fin dentro al bar Cocò, lato mare della piazza: l’uomo ha iniziato a prendere a botte il contenitore della patatine. «Ha afferrato una sedia e l’ha scaraventata contro la prima vittima» raccontano dei clienti.

C’è stato un fuggi fuggi, la giovane barista ha provato a chiedere aiuto. Di nuovo tutti in strada, ripiegando verso la stazione. E l’uomo ancora dietro; e mentre correva prendeva a pugni il vento. Come un pugile suonato. "Fino a quando non ha incontrato un’altra donna – raccontano i tassisti – una pendolare seduta su una panchina". Appena arrivata col treno. E finita nella traiettoria sbagliata, quella dei pugni. Grida e panico hanno avvolto la sala d’attesa della stazione, fino all’intervento risolutivo del nordafricano. Che con un salto è riuscito ad immobilizzare il tunisino, riportando la calma in piazza Dante. Un rettangolo di città, che si conferma, da bollino rosso.

Martina Del Chicca