
La segretaria generale Fp Cgil Paola Freschi ha inviato una lettera al vetriolo per la mancata firma del contratto decentrato
"Lavoratori esclusi". E’ rottura tra sindacato e amministrazione comunale sul contratto decentrato integrativo 2024. E’ quanto emerge dalla lettera che la segretaria generale Fp Cgil Paola Freschi ha inviato al presidente della delegazione trattante e al segretario generale del Comune con cui si evidenzia come sia stato impossibile sottoscrivere il contratto decentrato integrativo visto che "nonostante le richieste ufficiali avanzate dalla Cgil il 17 luglio e 30 ottobre, ed informali da parte delle Rsu del Comune, l’amministrazione ha ritardato la nomina della delegazione trattante al 6 dicembre seppur ad agosto fosse stato definito il fondo decentrato; solo dopo l’ennesima richiesta di Cgil, si e’ definita la data al 23 dicembre (17 giorni dopo la nomina della delegazione trattante di parte pubblica) per il primo incontro, giorno in cui come annunciato non potevano essere presenti tutti i componenti delle Rsu". Impossibile quindi apporre la firma ad un’intesa che, secondo i sindacati, "e’ anche priva dei criteri per l’attivazione di incentivi, indennità".
"Non si è potuto – sottolinea Paola Freschi – avviare un confronto reale nè tra le Rsu e le Rsu e i lavoratori nè tra l’amministrazione e le Rsu per evidente mancanza di tempo. Questa decisione di procrastinare il tavolo di delegazione trattante ha inoltre comportato l’esclusione da una possibile trattativa di metà delle Rsu e in modo particolare del rappresentante della Fp Cgil. Il contratto decentrato 2024 - aggiunge - poteva essere occasione non solo per instaurare una corretta e serena relazione sindacale ma anche per risolvere le criticità’; e’ stato di fatto trasformato in atto unilaterale dell’amministrazione con la volontà di escludere i lavoratori".
"Nel Comune democratico per eccellenza – commenta la situazione il consigliere Baldino Stagi – sede del Parco della Pace, dove si è inventata l’anagrafe antifascista, andando a scavare si vede invece come la gestione sia di segno nettamente opposto".
Francesca Navari