Sindacati all'attacco di Sea e Ersu

Cobas, Cgil e Uil temono per decine di posti di lavoro anche a Pioppogatto. Critiche per RetiAmbiente

Rifiuti: decine di posti di lavoro a rischio

Rifiuti: decine di posti di lavoro a rischio

Viareggio, 20 febbraio 2020 -  La situazione di Sea e Ersu sta bollendo, ma RetiAmbiente non ha ancora preso decisioni definitive. E i sindacati si agitano, sia per i circa 40 esuberi di Sea da ricollocare dopo la cessazione del servizio a Camaiore, che per i lavoratori di Pioppogatto dove le aziende che conferiscono i rifiuti da trattare hanno tagliato le consegne di decine di migliaia di tonnellate annue. Il Consiglio d’amministrazione di RetiAmbiente ha approvato un documento che riprende quello già passato all’assemblea del marzo scorso: ipotesi di cessione degli impianti di area vasta, quindi compreso Pioppogatto, a RetiAmbiente; eventuale aggregazione tra Sea e Ersu, per fusione o incorporazione; dimissioni dei Cda o amministratori unici, se ci sarà la fusione delle società presiedute oggi da Fabrizio Miracolo (Sea) e Alberto Ramacciotti (Ersu).

I Cobas regionali criticano Miracolo, nella diatriba con Camaiore, per "la scelta di bloccare fino alla sentenza del Consiglio di Stato le procedure per il passaggio del personale ad Ersu ha portato oggi alla dichiarazione di 40 esuberi in Sea che ormai gestisce esclusivamente il Comune di Viareggio. Miracolo ha più volte dichiarato in passato che ricollocherà questi lavoratori: il nostro augurio ovviamente è che possa essere di parola. Poi però Geofor ha deciso di non conferire più i rifiuti nell’impianto di Pioppogatto, provocando un vero e proprio crollo dei rifiuti trattati nel sito: anche qui si rischiano di conseguenza 30 esuberi. Vanno trovate soluzioni anche relativamente allo spettro del dissesto di Massarosa".  

Stessa preoccupazione, su Sea Ersu e Pioppogatto, da parte di Fp Cgil e Uil Trasporti: "Per un centinaio di lavoratori del settore si apre un periodo di grande incertezza. Stiamo aspettando risposte in particolare da RetiAmbiente e Ato Costa che sono garanti della gestione dei rifiuti e dell’operatività delle società sul territorio in applicazione di una legge regionale. Non possiamo sottacere che sono stati disattesi gli impegni sottoscritti nella fase di riorganizzazione di Pioppogatto e che non si comprende come RetiAmbiente non intervenga per mettere ordine in quella che appare sempre di più come una disputa in chiave politica e personalistica tra i vari Comuni e le varie società. Non faremo passare una situazione del genere dove rischiamo ad una vera e propria catastrofe occupazionale e gestionale. Stiamo valutando una mobilitazione generale del settore sul territorio che ponga l’attenzione sulla situazione venutasi a generare e sulle gravi responsabilità politiche, che a nostro avviso ne sono alla base". © RIPRODUZIONE RISERVATA