"Siamo rimasti senza grandi eventi" Poche prenotazioni negli alberghi

L’amarezza degli operatori. "Con un’adeguata programmazione si poteva richiamare più turisti"

VERSILIA

Pochi gli alberghi aperti, ma poche anche le presenze. È lo scenario in Versilia per il ponte dell’Immacolata che si apre oggi. "C’è del movimento, ma non tantissimo — dice Maria Rosaria Francavilla (foto a destra), alla guida di Assohotel Versilia — anche se il numero degli alberghi aperti è meno della metà. Diciamo un terzo di quelli presenti in città, tenendo conto anche di chi apre a singhiozzo. Questo comunque è il primo week-end di montagna, chi viene a Viareggio è per trovare parenti o amici".

Ma il numero degli alberghi non è poi così inferiore agli anni passati. "Le strutture aperte sono più o meno sempre le solite — sottolinea Francavilla — è chiaro che in questo momento ci sono dei costi di gestione elevatissimi". "Gli alberghi aperti sono circa il 3% — evidenzia Maria Bracciotti, presidente Federalberghi Lido di Camaiore — nonostante il ponte cada molto bene. C’è stata qualche richiesta, prenotazioni sì, ma non eclatanti. Anche perché non ci sono grandi eventi in programma. Comunque la maggior parte delle persone andrà verso la montagna e le città d’arte. Chi ha deciso di rimanere aperto, ha accettato la sfida. Aprire, riscaldare la struttura, avere presenze basse può portare a non coprire i costi. Comunque il ponte può portare lavoro a attività commerciali e ristoranti, che fanno sempre parte della stagione turistica".

Pochi gli alberghi aperti anche nella blasonata Forte dei Marmi. "Per questo è probabile che facciano un buon risultato", sostiene Paolo Corchia (foto in alto a destra), presidente della categoria e vicepresidente nazionale. "Comunque bisognerà vedere nei prossimi giorni. Il paese di sicuro è molto attrattivo, tra luci e mercatino in piazza Garibaldi. Può calamitare persone per lo shopping di Natale, in ogni caso molti decideranno all’ultimo minuto, anche in base al meteo. Le poche strutture aperte sono dovute al caro bollette. Ci aspettiamo che ci sia un intervento dal governo". Altro punto, Capodanno. Dice Francavilla: "Le strutture aperte saranno più o meno quelle di ora. C’è qualche richiesta, alcuni gruppetti, ma di sicuro non strapieno. Anche perché in piazza non sono previsti grandi eventi, al di là di quello che organizzeranno i locali. La grande riapertura sarà per Carnevale".

A Lido di Camaiore buona parte degli alberghi rinuncerà a aprire. "Bisogna scaldare la struttura 4 giorni prima, per 3 giorni, — sostiene Bracciotti — con la difficoltà a recuperare il personale. Con tutta la buona volontà, anche con le richieste, ma le strutture saranno veramente poche. Anche per l’incognita sugli eventi in piazza, ma credo che la prossima settimana sarà decisiva". Invece, per Carnevale non è detto che tutte le strutture riaprano. "Dipende sempre se le richieste saranno superiori a un giorno. Dopo il Covid, ci troviamo in una pandemia energetica, insieme a un’alta inflazione. Detto questo, il turismo è un grande traino. Aspettiamo il 2023 per una ripartenza strutturata, augurandoci che gli aumenti siano calati. Stiamo programmando la stagione, anche se siamo chiusi siamo in un momento di lavoro".

Alice Gugliantini