Sfilata tra i coriandoli sul circuito originario

Dal 10 al 12 febbraio la festa si arricchisce di due palchi con musica live. "Andiamo avanti nonostante i costi alti"

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Si scaldano i motori in vista del rione Marco Polo in programma dal 10 al 12 di febbraio nel secondo weekend di Carnevale come da tradizione.

Presidente Marco Puccinelli, che cosa ci dobbiamo attendere?

“La bella e vera novità sta nel fatto di aver ripristinato il percorso originario ad anello con lunghezza di 1400 metri; un elemento che ci ha sempre caratterizzato e che per vari motivi era stato ridotto nelle sua lunghezza in passate edizioni. Sul circuito verranno collocati due punti cucine, uno in via Maroncelli e uno in via Beato Angelico. Inoltre nei giorni della festa la cucina di via Marco Polo sarà operativa anche a pranzo su prenotazione”.

Cosa altro?

“Avremo due palchi musica, uno nella piazza della chiesa e l’altro in via Marco Polo, dove si esibiranno gruppi live. Inoltre verranno messe a disposizione di giovani cantanti e gruppi musicali esordienti alcune pedane per esibirsi. In ultimo abbiamo lanciato il concorso per Il balcone più bello e la miglior vetrina e poi, ciliegina sulla torta, la Sfilata delle Maschere. Ma ci potrebbe essere anche qualcosa d’altro”.

Da quando è presidente?

“Da ben 20 anni. Era il 2001 quando mi sono preso questo bell’impegno”.

Il consiglio quanti elementi prevede?

“C’è un presidente e 5 consiglieri che si danno un gran da fare”.

Cosa l’ha spinta ad accettare questo ruolo così delicato?

“Semplicemente mi piace il Carnevale”.

I rioni sono tutti ripartiti. Cosa significa?

“Che abbiamo trovato armonia fra i vari comitati. Vogliamo che in città si respiri l’aria carnevalesca e tutta la comunità si senta coinvolta”.

Perché nel corso degli anni, molti erano spariti?

“Solo ed esclusivamente per motivi di costo”.

Per organizzare un rione quanto bisogna essere ‘incoscienti’?

“Al 130%. Amare il Carnevale, questo deve essere alla base”.

Se lei avesse la bacchetta magica, cosa eliminerebbe per rendere più semplice l’organizzazione di una festa rionale?

“Alcune voci di costo che pesano enormemente sui nostri bilanci. Una ad esempio è la Siae. Inoltre credo che la Fondazione dovrebbe prevedere una cifra consona da girare ai comitati come forma di compartecipazione alle spese. Del resto noi siamo entità senza scopo di lucro”.

Cosa chiede alla Fondazione Carnevale?

“Più attenzione alle realtà rionali. Comunque ultimamente qualcosa sembra essersi smosso”.

Cosa augura alle feste rionali?

“Tutto quello che di positivo ci possa essere”.

Sergio Iacopetti