"Servono nuovi alloggi" L’appello di Nataliya

Per i connazionali ucraini che scappano dal conflitto e arrivano in Versilia "Grazie a tutti, dimostrate grande slancio e cuore per il mio popolo"

Migration

Emergenza conflitto russo ucraino: "Servono nuovi alloggi per chi scappa dalla guerra e arriva a Viareggio e Versilia". L’appello arriva da Nataliya Butovska, titolare del negozio di alimentari Il Girasole, in centro. La imprenditrice ucraina vive da tanti anni in Italia e da alcuni abita a Viareggio. Lei dall’inizio del conflitto, anche se non vive più in Ucraina, è a fianco dei connazionali massacrati dalla guerra. Da subito ha organizzato raccolte alimentari, spedizioni per l’Ucraina, e poi l’ospitalità dei profughi e l’accoglienza dei bambini.

A distanza di oltre un mese dall’inizio della guerra Nataliya con coraggio e forza d’animo si rivolge ancora una volta alla solidarietà dei viareggini e dei versiliesi che hanno dimostrato di avere un cuore grande verso il popolo ucraino. "Abbiamo bisogno di altri alloggi perchè dall’Ucraina continuano a arrivare connazionali che scappano dall’orrore. Non possiamo immaginare cosa sta succedendo, gli orrori sono indicibili, anche in questi giorni dovrebbero arrivare altre cinque persone da Kiev. Abbiamo bisogno di alloggi per accoglierli. Capisco che la Versilia ha già fatto tanto. Ma le mamme e i bambini scappano dalle atrocità e hanno bisogno di alloggi", racconta Nataliya. "Stiamo facendo ancora raccolte alimentari da inviare in Ucraina, la situazione degli spostamenti rispetto ai primi giorni è più pericolosa. Ma anche domani ( oggi per chi legge, ndr) parte un mezzo privato che arriva a Leopoli dove volontari ucraini scaricano il carico e lo distribuiscono ai cittadini. Sono ancora necessari generi alimentari e medicinali. Per qualsiasi iniziativa di donazione e di solidarietà come chi ha un alloggio a disposizione può far riferimento a me venendo in negozio".

"Ringrazio tutti, ma proprio tutti - aggiunge -. La solidarietà per i miei connazionali arriva anche da altre città come Lucca, da località liguri. Le mamme e i bambini che hanno trovato accoglienza sul nostro territorio si sentono al sicuro. Alcuni bambini sono già stati inseriti nelle scuole". Il capitolo dell’accoglienza sta andando avanti grazie a una catena di solidarietà incredibile. Ognuno sta facendo il possibile verso queste persone che hanno visto l’orrore e la morte da vicino", racconta Nataliya che vive nel suo cuore ogni giorno l’orrore della guerra. In Ucraina vivono i suoi familiari dei quali per motivi di sicurezza non svela alcun particolare. "Cercano di andare avanti", si limita a dire mentre il cuore le batte forte ogni volta che ne parla e ogni volta che riesce a mettersi in contatto con loro in modo sicuro e riservato.

Maria Nudi