Scuola Vassalle, rubati sedici notebook

Incursione nella notte dei ladri nella primaria. Gli alunni rimandati a casa per consentire i rilievi della scientifica e la sanificazione dei locali

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Scorribanda nella notte tra i corridoi e le aule della scuola primaria Vera Vassalle dove sono stati rubati 16 pc portatili. La scoperta è stata fatta ieri mattina dal personale scolastico al momento dell’apertura del plesso e così tutti i ragazzi sono stati rimandati a casa sia per permettere i rilievi da parte della polizia scientifica che per effettuare le necessarie operazioni di sanificazione degli ambienti. Stamani comunque le lezioni riprenderanno regolarmente.

Difficile dire quando esattamente i malintenzionati siano riusciti ad entrare alla primaria del Marco Polo: soggetti sicuramente con doti acrobatiche visto che hanno forzato la serratura di una finestra sul retro, posta a circa 3 metri di altezza e si sono infilati all’interno. A quel punto le aule sono state messe a soqquadro e le macchinette del caffè scassinate per ricavare qualche spicciolo. Hanno rovistato in tutti i cassetti e all’interno dei mobili della segreteria. Poi hanno forzato gli armadietti chiusi a chiave presenti in ogni classe dove erano conservati i notebook per le lavagne multimediali, quindi fondamentali per l’attività didattica. Complessivamente sono stati rubati 16 pc portatili che i ladri si sono portati via, fuggendo presumibilmente dal cancello posteriore e uscendo indisturbati dalle porte antipanico.

"In passato ignoti si erano concentrati solo sulle macchinette automatiche del caffè – racconta il dirigente scolastico Antonio Debidda – stavolta il furto dei notebook, che erano stati acquistati direttamente dalla scuola, crea non pochi rallentamenti dal punto di vista della didattica. Appena ci siamo resi conto di quanto accaduto abbiamo immediatamente allertato la polizia per risalire agli autori del gesto, evidentemente persone esperte e che forse hanno già colpito in altre scuole. Il danno è stato doppio: vista la situazione emergenziale che stiamo vivendo, siamo stati costretti anche a mettere in atto un’opera di sanificazione profonda degli ambienti, rimandando tutti i ragazzi a casa. Ci scusiamo ma non potevamo fare diversamente. Quanto accaduto mi auguro che almeno faccia capire la necessità di collocare telecamere in zona, soprattutto agli incroci, già punti critici dal punto di vista della viabilità".

Francesca Navari