Scuola più ‘zen’ con la meditazione in classe

Originale progetto per i bambini della primaria per favorire il benessere, combattere l’ansia e fenomeni di aggressività e bullismo

Meditazione a scuola

Meditazione a scuola

Seravezza, 15 novembre 2019 - I giovanissimi in classe faranno pure meditazione. La novità – assoluta almeno in Versilia – interesserà l’istituto comprensivo di Seravezza dove sono pronti a partire alcuni progetti educativi finanziati dall’amministrazione comunale: dal sostegno psicologico alla mediazione linguistica per gli allievi stranieri, fino a robotica, lingua inglese negli asili, continuità scolastica. Nove scuole, novecento alunni e un pacchetto di progetti per l’anno scolastico 2019-2020 che punta tanto sull’apprendimento quanto sull’integrazione e sull’innovazione tecnologica. In particolare il percorso «Mi Centro» introduce per la prima volta nella scuola pubblica la mindfulness (consapevolezza), pratica meditativa che punta a fissare l’attenzione dei bambini sul ‘qui ed ora’, sull’esperienza, e che utilizza i cinque sensi come ancoraggio al momento presente. Tutto questo per aumentare il benessere e ridurre lo stress, incrementare la competenza emotiva e sociale degli alunni, alleviare i sintomi di depressione e ansia, aumentare l’attenzione e l’autostima, diminuire l’aggressività e quindi potenziali fenomeni di bullismo.

«Pur dovendoci muovere fra le pieghe di bilanci mai abbastanza sostanziosi – precisa Riccardo Biagi che da poco ha lasciato la delega alla pubblica istruzione – crediamo di aver elaborato un pacchetto variegato e utile, con il giusto mix di novità e di conferme rispetto agli anni passati. Fra le novità il percorso di meditazione e di consapevolezza per i bambini delle classi terze elementari, mentre fra le conferme cito in particolare la prosecuzione del progetto di robotica avviato lo scorso anno nelle classi prime e destinato ad espandersi gradualmente a tutto il ciclo delle primarie». Le altre esperienze che faranno i ragazzi sono il «Progetto Continuità» per favorire un avvicinamento fra i percorsi scolastici dell’infanzia, della primaria e delle medie; il «Progetto mediazione linguistica per alunni stranieri non italofoni» per l’inclusione nella scuola e nel territorio, facilitare l’acquisizione di una sufficiente competenza comunicativa in lingua italiana da parte degli allievi; il «Progetto lingua inglese nella scuola dell’infanzia» con un approccio ludico e interattivo e il «Progetto robotica» che punta a sviluppare le capacità di problem solving attraverso percorsi nell’area tecnologica con l’ausilio di piccoli robot. Lo Sportello d’ascolto invece si configura come un servizio a più livelli, rivolto ad alunni, insegnanti, educatori e famiglie. Nel pacchetto delle attività sostenute dal Comune e rivolte al mondo della scuola figurano anche i pellegrinaggi ai campi di sterminio nazisti. Francesca Navari © RIPRODUZIONE RISERVATA