"Scuola Frediani, il cortile come parcheggio"

Buselli (Prc) segnala: "I cancelli vengono lasciati aperti con auto in sosta nello spazio dove dovrebbero giocare i bimbi"

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"Alle scuole elementari Frediani continua a regnare indisturbata la promiscuità". La segnalazione è ribadita da Giulia Buselli, segretaria circolo intercomunale Prc Seravezza-Stazzema-Forte dei Marmi, che lamenta una situazione di cancelli lasciati aperti (e foto scattate in orario serale ne confermano la posizione), il cortile utilizzato per parcheggiare le auto e l’assenza di realizzazione di un accesso disabili agli uffici comunali separato da quello della scuola. "Il 15 novembre abbiamo protocollato al comune una richiesta di chiarimenti relativa al servizio scuolabus e, per l’appunto, in merito all’utilizzo del cortile delle scuole elementari. E, nell’occasione, esprimevamo preoccupazione per il fatto che l’utilizzo del cortile come parcheggio ne negasse la fruizione ai bambini e che si rischiasse di rovinare il manto messo in posa di erba sintetica. Nonostante siano passati due mesi e mezzo, dal Comune nessuna risposta ufficiale o ufficiosa ci è arrivata, soltanto un messaggio dell’assessore Valentina Mozzoni che ci assicurava che presto avrebbe risposto alle nostre domande. Le riproponiamo pubblicamente, sperando di avere miglior fortuna – incalza Buselli – : quali soluzioni intende adottare il Comune per garantire il servizio scuolabus a quei bambini obbligati dalle nuove disposizioni di legge a svolgere un’ora aggiuntiva di ginnastica? Perché il cancello delle scuole elementari Frediani non viene chiuso, né in orario di ricreazione né in orario extrascolatico? Perché ancora non è stato realizzato, come promesso, un accesso per i disabili agli uffici comunali separato dagli spazi adibiti ad uso scuola? Abbiamo apprezzato la volontà dell’amministrazione di riaprire le elementari nel capoluogo. Tuttavia il rischio, che evidenziavamo a novembre e che ormai sta diventando una certezza, è che si lascino le cose a metà e che ancora una volta quelle fatte alle famiglie di Seravezza si rivelino vuote promesse".

Francesca Navari