Salvi i risarcimenti delle stragi nazifasciste

Approvato l’emendamento Nencini-Parrini che ammette al fondo pubblico gli eredi delle vittime per cui non c’è ancora sentenza definitiva

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Il rischio che i risarcimenti ancora dovuti alle vittime delle stragi naziste finissero nel dimenticatoio era concreto. Con la norma proposta dal Governo, senza sentenze civili passate in giudicato, chi aveva perso beni e affetti nell’eccidio di S.Anna di Stazzema, e in altre tragedie della II Guerra Mondiale, non avrebbe potuto accedere al fondo di 50 milioni istituito dallo Stato italiano. Già, perché nel frattempo tutte le azioni esecutive nei confronti della Germania sono state dichiarate estinte. Ma sta per diventare legge il Pnrr con l’emendamento proposto dai senatori Riccardo Nencini (Psi) e Dario Parrini (Pd): anche gli stazzemesi che hanno giudizi pendenti riceveranno i risarcimenti. Inoltre è stato esteso il termine temporale per avviare la procedura necessaria.

Parrini e Nencini hanno inseguito due obiettivi: "Non è stata fatta ancora piena giustizia e dobbiamo tendere non alla vendetta ma alla conservazione della memoria di una stagione terribile"; "E’ giusto che nel fondo per i risarcimenti dai danni provocati dai nazisti vi sia spazio per tutti coloro che hanno vissuto quel dramma". L’emendamento è stato approvato all’unanimità dalle commissioni I e VII, e poi inserito nel maxi emendamento approvato dal Senato. "L’emendamento mio e del collega Parrini approvato in senato – spiega Nencini – modifica il testo del decreto legislativo 36 del 2022, approvato appena due notti fa a Palazzo Madama. E’ incluso nel maxi emendamento del Pnrr. Con la nostra modifica tutte le vittime degli eccidi nazisti, non solo quelle relative a sentenze già passate in giudicato come aveva inizialmente previsto il Governo, hanno diritto al risarcimento anche se i loro procedimenti giudiziari non sono ancora conclusi. Quindi il diritto al risarcimento viene esteso anche alle vittime delle stragi nazifasciste di S.Anna di Stazzema e di Marzabotto, oltre ad altri eccidi avvenuti sul finire della guerra".

E’ ormai vigente una norma che esclude da tempo l’esecuzione di risarcimenti a carico della Germania. Adesso quindi il fondo per i risarcimenti delle vittime di eccidi nazisti è pagato dall’Italia: circa 50 milioni di euro. "Ci sarà una forma di regolamento esecutivo che sarà emanata da Palazzo Chigi – prosegue il senatore fiorentino – Lì vedremo cosa devono fare, operativamente, gli aventi diritto ai risarcimenti. Aspettiamo l’approvazione dell’emendamento alla Camera, entro il 28 giugno, e poi la pubblicazione del decreto. Se da quel fondo “pescava“ fino a ieri solo chi aveva ottenuto una sentenza passata in giudicato, dopo la pubblicazione del decreto potrà attingervi anche chi non è in quelle condizioni. Col Senatore Parrini abbiamo ritenuto che fosse un’esagerazione negativa consentire che solo una parte degli eccidi potesse essere risarcita. Non si possono fare differenze e sottigliezze di fronte alle distruzioni e alle perdite di parenti".

Beppe Nelli