Sacerdote sorpreso con una dose di cocaina

Il prelato fermato dalla Polstrada a Migliarino dopo aver comprato la droga in Pineta lungo l’Aurelia. Con lui c’era un uomo risultato estraneo al fatto

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Un sacerdote delle Versilia è stato sorpreso dagli agenti della Polstrada con della cocaina, appena acquistata nella Pineta di Migliarino. Una piccola quantità, considerata per uso personale. Per questo non è scattata la denuncia penale, ma trattandosi di un illecito amministrativo, come prevede le legge, è stato segnalato alla Prefettura ed è scattata immediatamente anche la sospensione della patente. Il sacerdote, infatti, era alla guida dell’auto quando è stato fermato dagli agenti e trovato con lo stupefacente.

L’episodio risale ad una settimana fa, a darne notizia ieri è stata l’emittente televisiva 50NewsVersilia. Secondo quanto ricostruito, mentre negli ambienti investigativi si tiene il massimo riserbo, non indossava la veste ecclesiastica. Ma quando è stato fermato per il controllo era in abiti laici, e non era solo. Con lui infatti c’era un’altra persona, un uomo, considerato comunque estranea ai fatti.

Ad insospettire gli agenti della Polstrada è stata la manovra fatta dell’automobilista: che ha accostato sul ciglio dell’Aurelia e si è fermato. Poi è sceso, e a piedi si sarebbe infilato nella macchia di Migliarino, tra la via Aurelia e la Ferrovia. In quel "binario" oscuro dove circolare droga di ogni tipo. Dove brancolano decina di anime in pena quasi ogni giorno. Dove le bande si affrontano per dominare quella che viene considerata una delle piazze di spaccio più ricche del territorio. Per questo in zona i controlli della Forze dell’Ordine sono serrati.

Da lontano dunque una pattuglia della Polizia Stradale avrebbe seguito ogni singolo movimento di quell’automobilista. Così quando l’uomo è risalito in auto ed è ripartito gli agenti, nei pressi dell’area di sosta di un distributore, hanno alzato la paletta intimando l’Alt. Forse sospettando di trovare della droga su quell’auto, ma probabilmente non addosso ad un sacerdote.

Di fronte agli agenti non ha detto niente, non avrebbe dunque fornito alcuna spiegazione o giustificazione. Per lui è scattata la segnalzione alla Prefettura, che valuterà eventuali provvedimenti: dal semplice ammonimento alle sanzioni amministrative.