Querceta, rapinano un bar ma vengono subito arrestati

Mercoledì sera i giovani hanno intimato al titolare di consegnare la cassa. Appena si sono dati alla fuga, a pochi metri transitava la volante della polizia

Rapina al bar Gino

Rapina al bar Gino

Querceta, 21 gennaio 2022 - "Questa è una rapina ma se stai tranquillo non ti succede niente". E così due giovani malviventi mercoledì sera hanno ripulito la cassa della pasticceria bar ’da Gino’ sulla via Aurelia a Querceta: dopo pochi minuti sono stati arrestati a tempo record dalla polizia che si trovava, fatalità, di pattuglia proprio a poche decine di metri.

Tutto è accaduto intorno alle 18,20 quando Massimo Munno, titolare della pasticceria, si trovava da solo dietro il bancone dell’attività e stava già riassettando il negozio in vista della chiusura. "Ho visto entrare due giovani vestiti casual e col volto coperto dalla mascherina – racconta – e al momento non ho dato molta importanza alla cosa. Poi entrambi si sono infilati dritto dritto dietro al banco e mi hanno detto: ’Questa è una rapina ma stai tranquillo. Se mantieni la calma e non chiami nessuno non ti succede niente’. Non avevano armi o attrezzi contundenti e in quel momento ho solo pensato che era meglio assecondarli. Così ho consegnato loro il fondo cassa per un totale di circa 300 euro".

Una volta arraffato il bottino i due sono fuggiti a piedi, senza poter certo immaginare che la loro avventura criminale sarebbe finita di lì a poco. Infatti appena il titolare della pasticceria ’da Gino’ ha lanciato l’allarme, una pattuglia del commissariato di polizia di Forte dei Marmi era proprio ferma al semaforo che si trova a pochi metri dall’attività. Gli agenti hanno subito individuato i due rapinatori e ne è nato un rocambolesco inseguimento terminato nelle vicinanze della stazione dove i malviventi sono stati bloccati. Entrambi – già noti alle forze dell’ordine – si trovano adesso in carcere a Massa. Il brillante e tempestivo intervento della polizia ha chiuso nel migliore dei modi una pagina di criminalità locale. "Da diciotto anni gestisco questa attività – è la riflessione di Massimo Munno – ed è la prima volta che mi succede una cosa del genere. Mi trovo sull’Aurelia, molto trafficata, e mai avrei pensato che nel terdo pomeriggio potessi essere vittima di una rapina".

Francesca Navari