Quell’estate sul palco con l’amico Venditti

Oggi l’ultimo saluto a Paolo Rossi. Tanti i ricordi delle sue villeggiature in Versilia, dove è stato protagonista degli appuntamenti mondani

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Era stato l’interprete live della musica del loro matrimonio. Per questo l’amicizia che lega Antonello Venditti a Paolo Rossi e Federica Cappelletti è di lunga data. L’arena dei concerti di Villa Bertelli a Forte dei Marmi fu lo scenario di una grande reunion tra uno dei più grandi autori della canzone italiana e l’indimenticabile Pablito. Era la sera del 14 agosto 2017, tutto esaurito. L’allora presidente della Fondazione Villa Bertelli Carlo Fontana ebbe l’idea geniale che vide la divertita complicità di Federica e di Antonello. L’obiettivo, centrato, era quello di far salire Paolo sul palco nel corso del concerto. Lui non sapeva nulla ma quando Antonello lo chiamò in causa naturalmente accettò. "Signori e signore ecco a voi Paolo Rossi" annunciò Venditti. La gente pensò a uno scherzo ma quando vide che era Paolo davvero si sciolse in un lungo applauso. "Sono cresciuto con la sua musica che ascolto da quando avevo 15 anni ed è un artefice del nostro successo. Per 40 giorni in Spagna – disse Paolo – ascoltammo i suoi brani che ci caricavano". Poi Venditti rievocò la sera del rientro dell’Italia mondiale a Roma quando i due si trovarono in una puntata speciale di “Blitz” da Gianni Minà. In piena notte, Rossi, Venditti e Tardelli si fermarono a giocare a pallone in strada con i tassisti. "Paolo è stato il primo simbolo italiano che ha portato il nostro Paese nel mondo", spiegò Antonello e Pablito ringraziò dicendo: "Volevamo regalare grandi emozioni come voi artisti". Antonello si fece così perdonare per non essere stato presente alla Capannina per la festa del 60° compleanno di Pablito. Inviò uno dei suoi cappelli di paglia che Rossi indossò tutta la sera. Quell’estate, Pablito a Villa Bertelli, fu chiamato sul palco anche da Gianna Nannini e i due scherzarono sul fatto che “Notti magiche”, la canzone del Mondiale di Italia 90 cantata dalla Nannini e da Edoardo Bennato, doveva essere ambientata in realtà 8 anni prima nella magica cavalcata che portò l’Italia sul tetto del mondo.

In queste ore di dolore anche in Versilia, una seconda patria di Pablito, in molti lo ricordano. Foto e filmati si sprecano. E una delegazione sarà oggi a Vicenza dove in Duomo alle 10.30 si svolgeranno i funerali. Alcuni hanno omaggiato la salma già ieri a Siena. Tra loro ci sarà anche Nicola Zanone che di Paolo più che un amico è un fratello. E anche nelle prossime settimane Viareggio e la Versilia sono pronte a ricordare Pablito. C’è anche chi propone che il titolo dei cannonieri della Viareggio Cup sia intitolato a Paolo che il Torneo lo giocò nel 1975, segnando un gol con la maglia della Juventus. Ancora pochi mesi e la stella di Pablito, a Vicenza, avrebbe cominciato a brillare.

Enrico Salvadori